Trippa Accomodata! La ricetta zeneise!
Che dire? Un classico che più classico no ghe n’è! La trippa piace o non piace, non c’è una via di mezzo. Ad alcuni, al solo pensiero della provenienza (in senso fisico) rabbrividiscono e non vogliono sentirne parlare! Altri invece ucciderebbero per un piatto succulento fatto a regola d’arte!
Più ” sta lì” più è buona.
È un classico che coinvolge tutta la cucina italiana, in ogni regione c’è una “varietà” di trippa che differisce nel metodo di preparazione. Quella che vi riporteremo noi, appoggiandoci alla Vera Cuciniera Genovese, è la trippa accomodata con patate e piselli.
“Sabbo trippa!” Perché si dice “al sabato trippa”? Perché anticamente il sabato era il giorno destinato alla macellazione degli animali. Il padrone del bestiame si assicurava i tagli migliori della carne e capitava che ai contadini rimanessero i pezzi meno pregiati, le frattaglie dello stomaco e, appunto, la trippa. Quindi, eccoci di nuovo di fronte ad una delle caratteristiche principali della cucina ligure: oltre ad essere un piatto povero, è povero di grassi, molto appetitoso e saporito.
E tu? Sei un amante della trippa? Intanto mìa chî la ricetta!
Ingredienti:
- 1kg trippa mista tagliata a listar elle sottili
- 20gr funghi secchi
- 15gr pinoli
- Salsa di pomodoro
- 1 carota,1gambo di sedano,1 cipolla,1 spicchio di aglio,2 foglie di alloro
- 3hg piselli sgranati
- 6hg patate
- Vino bianco
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Pepe
- Parmigiano grattugiato
Cosse da fæ:
- Tritare tutti i sapori
- Mettere un poco di olio in una casseruola,se di coccio meglio.
- Tostare i pinoli, aggiungere i sapori (cipolla,carota sedano e aglio),i funghi secchi fatti rinvenire in acqua tiepida.cuocere a fuoco lento x una decina di minuti.
- Aggiungere la trippa.
- Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco
- Unire le foglie di alloro , qualche cucchiaiata di salsa di pomodoro e cuocere coperta x circa 30m
- Tagliare le patate sbucciate a tocchetti, unirle alla trippa, cuocere x circa una decina di minuti coperto, regolare di sale
- Unire i piselli
- Cuocere fino a che i piselli non risultano morbidi
- Controllare il sale
- Spolverare con un poco di pepe.
- Servire ben calda con una abbondante spolverata di grana
Per finire vi lascio con la foto dalla ricetta sulla Vera Cuciniera Genovese ed una curiosità, che sicuramente molti di voi avranno già sentito.
“Piggiâ ‘na man de trippe” è un vecchio modo di dire che ancora oggi capita di sentire dai nonni arrabbiati con i propri nipoti. Cosa significa? Prender un rimprovero, un rabbuffo, una sgridata!
Infine, prima di salutarci, ti lascio da cliccare QUI per tutte le ricette genovesi presenti sul BelinBlog!
Se vedemmo zueni!
Una precisazioine importante!
La trippa deve essere gia’ lessata, come la vendono la maggior parte dei macellai e tutta la grande distribuzione. Alcuni macellai vendono ancora , forse “Di sfroscio” la tripa appena scottata per pulirla e cruda. , che necessita di crca due/tre ore di cottura., utizzando brodo, magari di trippa, o un brodo di carne molto leggero, per portarla a cottura. Il risultato merita , perche la trippa da tutto i suo collagene e lega molto bene il sugo.
Mi comporto allo stesso modo anch’io, ma i piselli nella trippa non mi garbano pu’ di tanto, e preferisco metterci le fagiolane, magari della val Borbera.
UN (1!) chido di garofano ci sta benone.
Personalmente NON metto formaggio. solo pepe macinato fresco.
De gustibus….