Vengono quindi demoliti anche i vecchi stabilimenti già presenti per ricostruirli adattandoli al nuovo “disegno”.
Molti di questi, prima erano raggiungibili attraverso ripide creuse (un paragone potremmo farlo con Boccadasse ancora accessibile tramite creuse e scalinate da molti punti diversi), ora invece vi si accede direttamente dalla passeggiata.

Al Lido d’Albaro si accedeva direttamente dalla passeggiata e sotto di essa vi erano le cabine per risparmiare spazio.
Da quell’epoca son stati fatti ben pochi cambiamenti e restauri. Il primo nel 1935 con l’aggiunta delle aiuole fiorite (caratteristiche di Corso Italia come la conosciamo ai giorni d’oggi) e piccole fontane per dissetare i passanti. Durante la guerra, paradossalmente, il tracciato rimase abbastanza illeso a dispetto, invece, delle strutture limitrofe.
Un esempio su tutti?
Come si può notare, in questa cartolina non circolata, la chiesa di San Pietro e Bernardo alla Foce è completamente rasa al suolo, sotto i bombardamenti inglesi, mentre la strada pare esser illesa!
Altri piccoli cambiamenti arrivarono successivamente, come negli anni ’50, quando vennero installate alcune fontane con illuminazione colorata nell’aiuola centrale. Queste furono rimosse dopo poco a causa della difficoltà nel portarvi l’acqua.
Gli ultimi restauri sono datati anni ottanta, per i mondiali di calcio ’90 e Colombiadi 1992.
Seguono due immagini di confronto per rendere al meglio il cambiamento dei tempi.

Prima della costruzione di Corso Italia (foto 1893)

Foto appena costruita Corso Italia (1915)
La via è luogo di passeggiate domenicali, relax, tranquillità e vista sul mar Ligure. Corso Italia: da sempre un vero e proprio punto di ritrovo per tantissimi amici e famiglie.

Nei primi anni del 900, lavori in corso, ma tante famiglie già sulla prima parte della passeggiata

Una classica domenica del 1935
Bravo come sempre. Oggi bellissima passeggiata, ma arteria con il colesterolo.
Grazie.. x i tuoi racconti..
Bravissimo,mi piace molto!
molto interessante…g4razie…continuate
Grazie mille! Certo che continuo! 🙂