Skytram della Valbisagno, scelto il progetto per la Metro da Brignole a Molassana

Belin oh son quelle cose supermoderne che a noiatri ci fan mugugnare a prescindere. Un motivo lo trovi eh se ti impegni… che ne so: “eh chissà con quel che costa quanto costerà il biglietto per i primi 35anni” per esempio, senza neanche troppo impegnarmi a pensarci!

Veniamo però a quanto scritto sul sito del comune, cosi ci facciamo un po’ un’idea del progetto! Aspetto i vostri pareri a fine articolo o nei commenti al post di facebook!

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Otto stazioni e sei chilometri e mezzo di sviluppo. Potrà trasportare più di 5mila passeggeri l’ora

Il nuovo Skytram collegherà Brignole a Molassana e sarà in grado di trasportare almeno 5mila passeggeri all’ora e di migliorare sensibilmente il trasporto pubblico in Valbisagno. La giunta comunale ha riconosciuto l’interesse pubblico del project financing per la progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di una nuova linea di metropolitana tra Brignole e Molassana, su sede dedicata e sopraelevata rispetto al piano viario. La linea correrà in sponda destra da Brignole a Marassi e in sponda sinistra da Marassi a Molassana.

All’amministrazione comunale erano pervenute due proposte, entrambe sottoposte a disamina tecnica da parte della Direzione Progetti per la Città del Comune di Genova. La Giunta ha approvato la “Valutazione Finale delle Proposte” del 20.11.2020, secondo cui solo la proposta presentata dal costituendo RTI Itinera S.p.A.-Alstom Ferroviaria S.p.A. -Meridiam Investments S.a.S. è risultata connotata da caratteristiche specifiche, intrinseche e peculiari, che ne garantiscono una idonea valenza trasportistica.

“Da quando siamo arrivati al governo della città abbiamo studiato le migliori soluzioni per risolvere un problema che pesa sulla Valbisagno da decenni – osserva il sindaco Marco Bucci –: un trasporto pubblico efficiente, rapido e moderno che colleghi i quartieri della vallata con il centro della città e che abbia un basso impatto sulla viabilità ordinaria e sull’ambiente. La risposta a cui siamo arrivati è lo Skytram che rappresenta una fetta determinante del futuro del trasporto pubblico a Genova. La nuova linea è stata studiata per ottimizzare al massimo l’integrazione dell’opera nel contesto urbano, grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate. La cantierizzazione dell’opera inciderà in maniera minima sulla vita dei residenti se paragonata alle altre soluzioni che potevano essere prese in considerazione”.

“È un grande progetto quello che presentiamo oggi alla città e auspichiamo che possa essere tra quelli co-finanziati dal Governo – sottolinea l’assessore alla mobilità Matteo Campora –. Questa opera consentirà alla Valbisagno, che ha volumi di traffico molto rilevanti, di connettersi con il resto della città attraverso un asse di collegamento veloce e moderno. Lo skytram aggiunge una corsia, non sottraendo spazio alle linee di comunicazione viaria già esistenti, e rappresenta una vera rivoluzione per la mobilità non soltanto di questa valle, ma dell’intera città”.

“Questa nuova soluzione, fortemente innovativa, è un fiore all’occhiello per Genova e per Amt nello sviluppo di una mobilità sempre più evoluta – dichiara l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami –. L’integrazione fra Skytram, asse full-electric e servizi su gomma tradizionali consentirà di fornire agli abitanti della Valbisagno un modello di servizio completamente trasformato, che cambierà abitudini e comportamenti e creerà sicuramente nuova domanda”.




Il progetto

Il tracciato ha uno sviluppo complessivo di 6.500 metri e sono previste 8 stazioni: Brignole, Marassi, Parenzo, Staglieno, Adriatico, Bligny, San Gottardo, Molassana. Il progetto è stato studiato per ottimizzare l’integrazione dell’opera nel contesto cittadino rispettando gli edifici e utilizzando materiali riciclabili. Anche le stazioni sono studiate per facilitare l’accesso e ridurre al minimo gli impatti ambientali grazie a layout ad hoc e all’utilizzo di materiali di pregio. Il viadotto ad “U” sul quale transiteranno i vagoni è stato progettato per contenere il rumore e le vibrazioni. Le pile saranno posizionate in adiacenza alla sponda del torrente Bisagno. L’impatto sulla viabilità urbana, sia in fase di costruzione che in fase di esercizio, sarà minimo e sarà assicurato il mantenimento di tutti i collegamenti stradali esistenti.

Sostanzialmente inalterato anche il numero dei parcheggi lungo gli argini del torrente Bisagno. Altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che non ci sarà alcuna alterazione del regime idraulico del corso d’acqua e – durante la fase realizzativa – l’interferenza diretta con l’alveo sarà molto limitata. La proposta presentata dal RTI Itinera-Alstom-Meridiam prevede la gestione della nuova linea, per una durata di 30 anni, e la fornitura dei mezzi necessari all’esercizio.

La nuova linea è prevista a doppio binario per l’intero sviluppo, con scambiatori in prossimità delle stazioni di Brignole e Molassana, per permettere l’inversione di marcia dei convogli, e in prossimità delle stazioni di Staglieno e San Gottardo per garantire maggior flessibilità al sistema in caso di guasti/avarie. Sono previste due vetture motorizzate per ogni treno, ognuno dei quali avrà una capienza complessiva di 280 posti e sarà gestito da un sistema di segnalamento e automazione senza conducente. Il sistema proposto è dimensionato per garantire una capacità di linea pari a 5mila passeggeri all’ora ma è già predisposto per un ampliamento.

I capilinea sono predisposti per la prosecuzione del tracciato da ambo i lati della Linea. L’amministrazione sta già pensando ad estendere la linea fino a Prato per garantire un più efficace interscambio con l’alta Valbisagno e i comuni limitrofi al genovesato. Sono dieci i treni previsti dalla fornitura. Il tempo di percorrenza è di circa 10-11 minuti per la direzione Molassana-Brignole, la frequenza prevista è di tre minuti e mezzo nell’ora di punta, la velocità commerciale sarà pari a circa 37 km/h. L’investimento totale previsto ammonta a circa 580 milioni di euro (IVA esclusa), di cui oltre la metà finanziati dal Raggruppamento Proponente.

Il comune di Genova parteciperà alla call del MIT per ottenere adeguati finanziamenti. Una volta ottenuti si potrà procedere all’evidenza pubblica.