Come ormai da un po’ di anni, ecco la spiegazione semplice ed esaustiva di Lorenzo Mario Bozzo, il nostro guru-meteo di riferimento nel gruppo privato Telegram! Ua perturbazione tanto chiacchierata quanto “confusa” specialmente visto anche le allerte ad-minchiam date recentemente… Per cui, facciamo chiarenza con Lollo! A voi la lettura!

In arrivo la prima intensa perturbazione autunnale in casa Liguria: una sfida per i modelli meteo nel caos

UNA LUNGA E DOVEROSA PREMESSA: IL CAOS DEI MODELLI E L’INCERTEZZA PREVISIONALE

 

È necessario iniziare questa breve disamina con una premessa, per rendere l’idea delle difficoltà previsionali finora riscontrate, sia dai modelli previsionali che dagli stessi addetti ai lavori.

Il presupposto da anteporre ad ogni previsione del caso è che i modelli meteorologici sono al momento abbastanza discordanti sull’esatta dinamica, mentre per le tempistiche ci sono maggiori certezze: il clou del matempo dovrebbe manifestarsi tra la prossima notte e la mattinata di domani, giovedì 5 settembre.

Tutto ciò rende evidente i limiti dei modelli che abbiamo a disposizione che trovano una grande difficoltà ad inquadrare l’esatta dinamica del peggioramento. Questo anche a causa dele condizioni inusuali e, in pratica nuove, per i nostri lidi:

  • un mare eccessivamente caldo o meglio bollente, “carico a pallettoni” per la stagione autunnale, che per altro è iniziata da qualche giorno, dal punto di vista meteorologico. Energia da vendere sia in mare, proprio grazie alle elevate temperature dell’acqua, sia sulla terraferma dove abbiamo registrato valori termici fuori range statistico, non solo in Liguria ma un po’ ovunque;
  • una goccia fredda in discesa verso il Mediterraneo e che andrà a stazionare nei pressi dell’Europa occidnetale, capace di instabilizzare buona parte del vecchio continente e creare i presupposti per locali alluvioni lampo e crticità potenzialmente importanti.

Figura 1: Temperatura superficiale dell’acqua marina nel bacino del Mediterraneo, mediata su 7 giorni, con punte fino a oltre +32°C nel Mediterraneo centro-orientale. Fonte: lamma.toscana.it/temperatura-del-mare.

 

Anche noi stessi meteorologi stiamo facendo fatica a capire a quale modello maggiormente affidarci. Ci sono quelli più tranquilli e quelli più apocalittici, quelli che vedono la maggior parte dei fenomeni in mare e quelli che vedono coinvolta anche la costa e l’interno. Non solo, anche per lo stesso modello numerico ogni run (uscita previsionale del modello) è una storia a parte: di 3 ore in 3 ore la dinamica del peggioramento cambia e il caos aumenta.

 

LA SITUAZIONE GENERALE ATMOSFERICA: IN AVVIO UN LUNGO PERIODO INSTABILE SUL CONTINENTE EUROPEO

 

Andiamo quindi a delineare la situazione generale atmosferica e successivamente un focus sul nostro territorio.

In breve, nelle ultime ore si sta isolando un vortice ciclonico in discesa dallle Isole Britanniche verso la Penisola Iberica, causando un repentino peggioramento delle condizioni atmosferiche. Già in queste ore rovesci e temporali localizzati hanno interessato diverse zone del Mediterraneo: sono stati soprattutto il Mar Ligure, il Tirreno e il Mar delle Baleari a sfornare le celle convettive più intense. Nel pomeriggio anche le aree interne, in primis la Pianura Padana, sono risultate territorio fertile allo sviluppo di temporali localmente anche forti.

Nelle prossime ore l’avvicinarsi della goccia fredda al Mediterraneo centro-occidentale, determinerà l’acuirsi del maltempo, specialmente tra il Golfo del Leone e la Costa Azzurra, dove già si sta organizzando il peggioramento.

 

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Figura 2.1-4: Previsione del modello GFS 6z per la pressione al suolo e l’altezza di geopotenziale alla quota di 500 hPa per (1) oggi, mercoledì 4 settembre alle ore 14 e per (2) domani, giovedì 5 settembre alle ore 8. Fonte: www.meteociel.fr/mOdeles/gfs; immagini satellitari nel pomeriggio odierno, mercoledì 4 settembre, (3) per il continente europe e (4) il Nord Italia, con visibili le nubi convettive dei temporali in Pianura Padana orientale. Fonte: www.3bmeteo.com/satelliti.

 

FOCUS PREVISIONALE SUL NORD-ITALIA, IN PRIMIS LA LIGURIA (E IL VENETO)

 

Nonostante il caos dei modelli, una cosa è certa: il Ligure c’è e risponde agli stimoli, ha sfornato e sfornerà celle temporalesche di forte intensità e intensa attività elettrica. Già nella giornata odierna il nostro Golfo (come a nord delle Baleari e al largo della Costa Azzurra) è letteralmente esploso, concedendo uno show temporalesco importante con frequenti fulminazioni e grandi accumuli in mare, al largo delle coste. La speranza è quella di ricevere una buona rinfrescata e riserva d’acqua senza registrare forti criticità sul territorio ligure e in generale sul centro-nord italiano.

Cerchiamo di definire una dinamica indicativa del peggioramento:

 

  1. A partire dalla tarda serata / prima parte della notte e fino al primo mattino, ci dovrebbe raggiungere il primo passaggio temporalesco in arrivo da ponente con FENOMENI PIÙ INTENSI TRA SAVONESE E GENOVESE (estremo levante sembra meno coinvolto così come parzialmente l’imperiese). In questa fase sono possibili forti piogge accompagnate da locali grandinate, frequenti fulminazioni e forti raffiche di vento e possibili trombe marine vicino alle coste. A causa della differenza delle performance dei modelli, non è semplice azzeccare le aree esatte dove si registreranno gli accumuli maggiori e in particolare le possibili criticità locali. In alcuni casi i modelli vedono accumuli maggiori sul amre, in altri sulla terraferma. Ad ogni modo è probabile che le aree più interessate possano risultare il savonese interno e il genovesato centrale.
  2. Nel seconda mattinata / ora di pranzo è possibile un secondo passaggio in generale ancora intenso e abbastanza organizzato, in cui non è esclusa la formazione di ulteriori celle d forte intensità.
  3. Nel frattempo la coda del maltempo più severo raggiungerà il Nord-Est italiano, tra fine mattinata ed il pomeriggio, con le maggiori criticità sulle aree montane e pedemontane tra Trentino-AA, Veneto e Friuli-VG.
  4. Fenomeni residui, specie sul settore centro-orientale e interne liguri, nel pomeriggio e ancora in serata / notte successiva, in esaurimento entro la prima mattinata di venerdì 6 settembre. Moto ondoso in aumento netro sera fino a mosso / molto mosso, in particolare a levante e al largo.

 

 

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Figura 3.1-4: Differenze dell’accumulo pluviometrico totale nella giornata di domani, giovedì 5 settembre, per il modello (1,2) ICON-D2 e (3,4) AROME in Liguria (figure a sinistra) e Veneto (figure a destra), le due regioni maggiormente critiche e da monitorare, rispettivamente in allerta arancio e allerta rossa per la giornata di domani. Fonte: meteologix.com/it/model-charts.

 

DIFFERENZE TRA DIVERSI MODELLI PREVISIONALI

 

 

 

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Figura 4.1-6: Accumuli pluviometrici nelle 24 h per i modelli (1) Moloch-GFS 2.5 km e (2) WRF-ECM 3 km, nelle 48h per i modelli (5) AROME 12z e (6) ICON-D2 15z; aggiornamento dell ore 6 UTC del modello Moloch-GFS 2.5 km, (3) per la prossima notte (ore 18-06 UTC) e (4) per la giornata di domani (ore 06-18 UTC). Fonte: www.meteociel.fr/modeles/arome e www.lamma.toscana.it/modelli.

 

 

 

 

 

DIFFERENZE TRA DIVERSE USCITE (RUN) DELLO STESSO MODELLO PREVISIONALE

 

Infine riportiamo i vari run (aggiornamenti previsionali) del singolo modello AROME (ICON-D2 molto più stabile e con poche differenze tra le uscite), per rendere l’idea della differenza tra le diverse uscite di questo modello LAMMA (modello numerico ad alta o altissima risoluzione). Stessa cosa per il modello Moloch dell’ISAC-CNR di Bologna.

 

 

 

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Figura 5.1-6: Differenze negli accumuli pluviometrici totali per il modello (1-4) AROME, rispettivamente con orari dei run di uscita della previsione 0z, 3z, 6z e 9z (12z in Figura 4.5), e per il modello (5,6) Moloch dell’ISAC-CNR di Bologna, con rispettivi run agli orari 00 e 06 UTC. Fonte: www.meteociel.fr/modeles/arome e www.arpal.liguria.it/modelli-meteo.

 

Il consiglio pertanto è quello di seguire gli aggiornamenti delle prossime ore, in particolari degli enti preposti alla protezione civile ma anche delle pagine dedicate, quali le pagine che spiegano con maggiore dettaglio la situazione ora per ora, una fra tutte Meteolanterna ETS, che fornisce aggiornamenti in diverse parti della giornata, sia su Telegram che sul canale Whtasapp, “Il Salotto di ML” e sui principali social network. Entriamo infatti in una fase che di previsionale ha ben poco, se non strettamente nel senso di aggiornamenti nel breve termine, quella che gli anglosassoni chiamano “nowcasting” (previsione a breve o brevissimo termine), di cui noi ci appropriamo anche come lingua. Questo riguarda infatti il monitoraggio, talvolta minuto per minuto, delle precipitazioni (accumuli areali e temporali, il cosiddetto “rain rate” o rateo pluviometrico), delle possibili criticità derivanti da dissesto idrogeologico e/o idraulico (smottamenti, frane, allagamenti o esondazioni di rii minori o maggiori, nel caso di alluvioni lampo di grandi proporzioni), delle raffiche di vento (lineari o “downburst, e di tipo rotatorio, quindi “tornado” o tromba d’aria, marina se non raggiunge la costa e rimane in mare) e delle fuminazioni, ultime ma non di importanza, da non sottovalutare per la loro pericolosità.

Doveroso, quanto mai nelle prossime ore, dare un occhio a uno dei radar delle precipitazioni disponibili, se possibile, per avere aggiornamenti in tempo reale della situazione atmosferica, tenendo però presente che il radar legge le precipitazioni in quota e non a livello del suolo. Perciò non è sempre detto che queste raggiungano il suolo. Motivo in più per stare doppiamente attenti. Prima regola: non sostare vicino a corsi d’acqua in piena e sotto strutture non adeguatamente sicure specie nel bel mezzo di un temporale e di forti folate di vento.

 

In questo approfondimento ci siamo soffermati sulla giornata di giovedì, appena la fase prefrontale, appunto “prima” dell’arrivo del vero e proprio “fronte” della saccatura domenica e nei giorni a seguire. Si apre quindi la porta atlantica e quindi un periodo molto instabile e da monitorare, specie per noi liguri, spesso interessati dal clou del maltempo. Ancora troppo presto per avere un’idea chiara di quello che accadrà.