Alcuni ci accusano di prender troppi meriti. Colpa nostra se, nei secoli, abbiamo segnato la storia?
Il più delle volte, in modo non plateale, ma silenziosamente, quasi fosse nostro interesse non dar nell’occhio.
Altre volte, invece, la nostra importanza e la nostra “forza” erano tali e riconosciute nel mondo, che bussavano alla porta chiedendoci “favori”.
Come la storia che riguarda la bandiera degli Inglesi 🏴 (ma anche… dei nostri bauscetti!)
Oppure è tutto un falso? Andiamo per gradi e partiamo, come sempre dal sano campanilismo ironico che ci pervade! 😏
Se vuoi rimanere sempre aggiornato per tutte le novità che escono su ilmugugnogenovese.it…
Iscriviti al CANALE TELEGRAM UFFICIALE: @ilmugugnogenovese
Molti di noi già conosceranno questa vicenda, d’altronde in certe scuole vien insegnata prima del Padre Nostro 😂 Ma permettetemi di raccontarla a tutti i passanti per il BelinBlog!
La croce di San Giorgio
Originariamente impiegata dai pellegrini che si recavano nei luoghi Sacri al Cristianesimo attorno all’anno 1000. Un vessillo, successivamente, per i “pellegrini armati”, i “crociati”. Un simbolo medioevale, universalmente riconosciuto, divenuto per molti una vera e propria Bandiera.
Noiatri la vediamo praticamente ogni giorno… Sulla Lanterna, sul palazzo San Giorgio (tou lì, sta pure nel nome!), su Porta Soprana e persino su ogni lampione del comune portante lo stemma della città. Ah, è vero: anche nello stemma della città stesso!
Chi la usò in primis? Chi la usò sin dagli albori?
Saremo ripetitivi, ma… ovviamente i Genovesi! Attenzione, però: San Giorgio non è il patrono di Genova, come alcuni erroneamente credono. È sicuramente una figura a cui i genovesi sono stati molto legati; numerose sono le rappresentazioni in targhe, pietre, edicole e molto altro nel centro storico, ma non è il patrono. San Giovanni Battista è il vero patrono genovese, ma quella… è un’altra storia. (In realtà avremmo ben 5 protettori: San Giorgio, San Giovanni Battista, San Bernardo, San Lorenzo e San Siro) ma questa… è ancora un’altra storia! Che ti racconto cliccando QUI
La Repubblica di Genova issò bandiera crociata, fin da epoche remote, quando l’esercito bizantino stanziava ancora nella città (secolo X). Il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portato in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio, periodicamente. Il culto di San Giorgio arrivò definitivamente con le Crociate: nel 1098, durante la battaglia di Antiochia, poco prima della presa di Gerusalemme, i crociati inglesi vennero soccorsi dalle milizie della Superba, ribaltando l’esito dello scontro e prendendo la città. La leggenda vuole che a incitare i cavalieri cristiani sia stata un’apparizione del santo, accompagnato da vessilli con la croce rossa in campo bianco.
La croce di San Giorgio, veniva battuta dalle navi della Repubblica marinara di Genova (la più potente per molti secoli) e rappresentava una sorta di immunità per chi se ne poteva fregiare. Le navi nemiche, per evitare il conflitto, giravano al largo e la notizia divenne “virale”, come diremmo ai giorni nostri. Così le altre Nazioni iniziarono a trattare con Genova l’uso della sua Bandiera Crociata.
Nel 1190 Londra e l’Inghilterra chiesero e ottennero la possibilità di utilizzo della bandiera crociata per avere le loro navi, protette così dalla “nomea” dalla flotta genovese nel Mar Mediterraneo e in parte del Mar Nero, dai numerosi attacchi di pirateria (si mosse in prima persona Riccardo Cuor di Leone alla partenza per la Terza Crociata); per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al Doge della Repubblica di Genova un tributo annuale.
Adesso veniamo, quindi, alla questione spinosa, sulla bandiera Milanese.
Bandiera di Milano
Accinelli, storico, spiega come mai la bandiera di Milano sia identica a quella di Genova. Scrive: «E mandati dalla Repubblica 500 balestrieri con la suddetta insegna in soccorso dei Milanesi nel 1247, espugnata col loro valore la città Vittoria nuovamente fabbricata da Federico II vicino a Parma, vollero i Milanesi per maggiore onore assumersi dello stendardo de’ Genovesi l’insegna».
Inoltre, la Lombardia aveva già chiesto di poter usare il simbolo precedentemente. Correva l’anno 1176, nel giorno della battaglia di Legnano, 29 maggio, i milanesi insieme alle città che aderirono alla Lega Lombarda issarono sul pennone del Carroccio, il gonfalone bianco con una croce rossa.
Quindi… missà che non è proprio Lombarda sta bandiera eh, come qualcuno vuol credere 😏
E ora passiamo alla teoria che si tratti tutto di un falso storico 😏
Esiste una “corrente” che sostiene quanto tutto questo sia alimentato da un famoso depliant durante le Colombiane del 1992 (tolto che non abbiamo mai visto sto depliant…).
Vi sono però alcune cose importanti da sottolineare per avvalorare la tesi che sia tutta una fake news.
Una prima osservazione: la carica dogale a Genova nel 1190 non esisteva, è stata istituita circa un secolo e mezzo dopo. Quindi già qualcosa non torna. L’utilizzo della bandiera, senza però che sia citato il famoso tributo richiesto, viene citato nel “Compendio delle Storia dei Genova” dell’Accinelli (metà Settecento).
Non esistono altre fonti, nessun documento che possa dimostrare la veridicità dell’affermazione che parli della concessione della bandiera all’Inghilterra e il tanto chiacchierato tributo. Penultima considerazione. Gli Annali del Giustiniani, pubblicati nel 1537, avevano lo scopo dichiarato (dall’autore) di “instruere il populo nostro ad essere amatore della Repubblica”.
Un ultimo elemento da sottolineare? Il vessillo di San Giorgio intorno all’anno mille era ancora definito “di San Pietro” ed era rappresentato già nell’arazzo di Bayeux, in relazione alla battaglia di Hastings del 1066: Quindi utilizzato in Inghilterra già prima del 1190.
Se vedemmo zueni.
Su wikipedia si trova questa informazione sulla bandiera di San Giorgio in italiano e tedesco, la versione inglese invece non ne parla…
Io vivo da qualche tempo in Scozia, parlando con mio cognato, scozzese doc, conosceva la storia della bandiera perché qui in Scozia è risaputa, solo in Inghilterra evitano di parlarne
Belin ma i patroni di Zena son 4, altro che “San Giorgio non è patrono”!