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Lezione serale #51 Ghirindon “Perché t’impari un po’ di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare”
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Stasera una parola più specifica, particolare, dal suono simpatico! Una lezione più breve di altre, ma a parer mio, molto interessante per chi non conoscesse la traduzione di questo vocabolo.
Partiamo, come di consueto, con la definizione dal Dizionario Frisoni: Ghirindon, s.m (F.) comodino, tavolino da notte.
Uno di quei termini che non molti conoscono. Un termine antico che alcuni hanno sentito solo grazie a Gilberto Govi. Il comico, infatti, utilizzava correntemente questo vocabolo, portandolo alle orecchie di una platea che piano piano andava dimenticando la lingua ligure. Vi riporto un esempio…
L’origine della parola, con tutta sicurezza, deriva dal francese “guéridon” (tavolino rotondo), dal sec. XVII. Nel genovese, invece, appare documentato per la prima volta nel dizionario Olivieri, 1841.
Pronuncia: Come già spiegato altre volte, quando non viene messa alcuna accento sulla “o” viene letta “u” dunque Ghirindon si pronuncia ghirindun.
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