LEGGI BENE TUTTO PER CAPIRE DI CHE SI TRATTA.
Lezione serale #34 Axillo “Perchè t’impari un pò di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..”
Scommetto che, con l’avvicinarsi dell’estate, avete già tutti l’axillo di andare al mare!
Definizione diz Frizoni: “s,m. ruzzo che induce a far baie e scherzare ||avei l’__, aver il ruzzo di scherzare || levâ l’___, cavare il ruzzo, i ghiribizzi dal capo ad alcuno || perde l’___, non aver più voglia di ruzzare o di scherzare.“. Dai, chi di noi non ha mai avuto il ruzzo! Certe volte quando leggo i dizionari, sarà che sono ignorante, mi chiedo se chi li ha scritti volesse aiutare o volesse farne comprare un altro per tradurli. Ruzzo, fino ad oggi non sapevo cosa fosse, se non un errore del T9 per scrivere “rutto”. Soprassedendo sulla mia ignoranza, chi di noi non ha mai avuto l’Axillo per qualcosa o per qualcuno, anche solo così, senza motivo apparente? È quello stato di fibrillazione che ci fa essere gioiosi ed “esagitati” al momento stesso. Solitamente infonde allegria anche a chi circonda poichè è talmente spontaneo da esser contagioso. Quasi tutti i bimbi sono in axillo permanente, poi crescendo va diminuendo… Per i foresti, potremmo definirlo come la manifestazione fisica dell’invexendo! L’invexendo “quello buono”, ovviamente, infatti Axillo è una condizione esclusivamente positiva. Quante volte mi son sentito dire “Stai un pò queto, che senno te levo l’axillo!”: un classico, quando l’axillo è talmente tanto che diventa invexedo fastidioso. Come avrete notato, non possiamo tradurre questa parola con un semplice vocabolo Italiano, bensì con una descrizione dello stato d’animo. Non esiste, infatti, la parola equivalente italiana. Questo termine deriva dal latino volgare Asillus, variante del classico Asilus (tafano), che in lingue neolatine ha spesso assunto il significato di “stato di agitazione provocato dalla puntura”. Il genovese ne ha dato una accezione positiva, trasformando lo stato di timore, paura, dolore dato dalla puntura, ad uno stato di allegria “contagiosa”. L’origine della parola la ritroviamo, così spiegata, dal diz. etimologico ligure del prof. Toso. Facciamo qualche esempio di frase con la nostra parola di oggi:
a) Ti ghe l’___ anchêu? | Hai l’axillo oggi?
b) Stanni un pò queto, sedonca te levo l’___! | Stai un pò tranquillo, altrimenti ti levo l’axillo (che hai)!
c) T’è axillou? | Sei “Axilloso”? Non saprei come tradurlo altrimenti, è semplicemente Axillo che diventa aggettivo.
Pronuncia: Inizialmente, ci facciamo aiutare dalla pronuncia SAMPA (Speech Assessment Methods Phonetic Alphabet) e scriviamo [a”Zillu]. Cercando invece, come nostro solito, di dare una spiegazione “alla buona”, per come pronunciare questa parola, potremmo scrivere “Asjillo”. Lo pronunciamo usando la X allo stesso modo di inveXendo, di Xattare, meXima. Unica nota: axillo non vien mai pronunciato in modo cattivo, negativo.
Curiosità: Un modo di dire simpatico, e un pò sgrêuzzo, è “ti ghe l’axillo a o bè!”, da porsi anche sotto forma di domanda. Che significa? Serve per indicare l’axillo del tuo “amico”, riferito ai maschietti, alla vista di una bella ragazza.
… Ancora mi chiedo cosa voglia dire sto belin di Ruzzo (traduzione QUI)…
Se vedemmo zueni!
Stupendo termine!!! E´ anche un vino a Genova: Axillo è un vino spumante prodotto a Zena!!!