ATTENZIONE LEGGI BENE TUTTO PER CAPIRE DI CHE SI TRATTA.
Lezione serale #20 Angoscià “Perchè t’impari un pò di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..”
Partiamo subito con una precisazione importante: l’avessi scritta con la grafia corretta, nessuno avrebbe letto la descrizione poichè “Angoscia” è una parola italiana e quindi non avrebbe “catturato” l’occhio.
Anguscia invece vi richiama subito a quel vocabolo sentito e risentito. Quindi per questa volta lo scriverò come si pronuncia.
Anguscia (Angoscia): v.a nauseare, muovere a nausea, stomacare, infastidire, annoiare, stuccare. se v.r nausearsi; infastidirsi, annoiarsi, tediarsi, disgustarsi. Dal Dizionario Frisoni.
Chi di noi non ha mai sentito “Fa vegni angoscia“.
Foreste, è bene precisare che la traduzione dal Genovese è un pò più libera di “nausea” ed affini. Come del resto avrete scoperto in tutte le altre lezioni serali.
Ha un concetto più ampio che usiamo per 1) spregio: quindi nauseante come definizione da dizionario. Es: “a spussa de rumenta fa anguscia” 2) ironico/critico: ad esempio nella critica ad un vestito o più in generale a qualcosa non di buon gusto. Es: “ma comme ti te vesti? ti fæ anguscia coscì” 3) cattiveria: per dire ad una persona che non la apprezziamo particolarmente. Es: “belin ti me fæ anguscia!” 4) indicare un qualcosa fatto ripetutamente da non poterne più. Es: “no gh’ea fasso ciù, g’ho anguscia!” 5) Si può usare anche per esprimere preoccupazione, ansia. Chi di noi non ha mai sentito: “son angusciou!”
Pronuncia: Angùscia, con la u più chiusa che potete.
Consigli: Usare questa parola rivolta ad una persona bisogna farlo con cautela e solo se in amicizia. Dire ad un V.E.L che fa anguscia non è la cosa più saggia da fare.
Curiosità: Questa volta è mia una curiosità che rivolgo a voi. Ricordo d’aver sentito spesso nella mia famiglia, dai miei nonni, il termine “merdanguscia“. Usato per indicare quelle quelle persone “rompiballe” o con una “faccia antipatica”. Mi chiedevo se fosse un’invenzione di casa mia o se fosse un termine comunemente usato.
(Ho fatto una breve ricerca su internet. Curiosamente, l’unica cosa che ho trovato è una definizione da un vocabolario francese che potete trovare QUI)
Mil padre e i vecchi genovesi quando ci si comportava male dicevano:”vediei che vegnii a doremo!” nessuno ha mai saputo dirmi il significato della parola “doremo”. Qualcuno puo’ sodfisfare la mia curiosita’?
Azzarderei che sia un vezzo di casa Vostra (che bello darsi du Vuscià…)
Tra genitori, nonni, zii, cugini e parentado vario, variegato e avariato, non ho mai sentiyp questa parola.
Con stima,
Paolo
Ho ricevuto conferme da altre persone che l’hanno sentito e usato 🙂 Ovviamente si tratta di una minoranza, ma confermata!