Assolutamente non richiesta da nessuno, eccovi la personalissima rece-sgreuza sulla trasmissione di Augias dedicata a Genova!
(Se non l’avete vista, qui la trovate su RaiPlay: www.raiplay.it/video/2021/12/Citta-Segrete-Genova)


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Premetto subito una cosa, poiché probabilmente c’è chi ha visto solo questo episodio e pensava ad un “semplice” – approfondito documentario su Genova: No, non è un documentario esclusivamente sulla città, bensì la trasmissione si pone come obbiettivo di raccontare il luogo scelto attraverso i personaggi collegandoli… talvolta forzatamente.

Che poi alcuni di questi non centrino un belino è un altro discorso (l’excursus di 20 minuti su Einstein nella puntata su Berlino, tanto per dirne uno senza citare la nostra puntata) ma nel complesso, con voli pindarici, si ritorna sempre al focus.

Che dire su Città Segrete dedicato a Genova?

Partiamo col sunto, prima che passi un messaggio sbagliato: a me è piaciuta e molto, ma diciamo che… se potessi terrei solo la seconda ora 😂

Personalmente divido la trasmissione in due parti: la prima dov’erano ubriachi (fino a Moana Pozzi per capirci) e la seconda da 10 in pagella, con un escalation sempre più bella e ricca di contenuti e fatti determinanti per la città, alcuni dei quali sempre molto difficili e spinosi da portare in tv.

Diciamo che mi sono messo a guardare la tv dopo anni e, per più di un’ora, mi sono chiesto se stessi guardando un appronfondimento sulle curiosità personali di Augias o sulle curiosità della città. Salvo poi dimenticarmi tutto l’inizio e rimaner inebriato dalla seconda parte.

Perché, per carità, i 15 minuti di biografia su De Andrè dopo 5 minuti di introduzione su Genova… possono anche andare (ah, solo una cosa vojo sape’: con tutto il repertorio che ci sono su di lui, veramente dovevate infilare pezzi di quella romanacciata?) ma i successivi interminabili minuti dedicati a Shelley… beh, se qualcuno si è addormentato è scusato.

E non si tratta di far gli intellettuali o gli ignoranti: se mi siedo per vedere due ore di trasmissione su Genova, attraverso i suoi personaggi e i suoi aneddoti… beh perdonatemi se storco il naso di fronte alla biografia intera di una seppur storica scrittrice che con Genova ha solo qualche incrocio per le vie di Albaro…

Perché se ci mettiamo a fare l’elenco delle personalità collegate a Genova… diciamo che lei non è proprio la prima che mi viene in mente per raccontare la città…

Benché meno il “salgaabordocazzo” o Moana Pozzi.

Sulla Concordia: c’è il collegamento col fatto che nasce e muore a Genova. Ok, va bene… ma davvero è valsa la pena spendere del tempo su questa tragica vicenda, in una trasmissione dedicata alla città che ha solo costruito la crociera? Sarò io che non vedo questo nesso interessante. Tengo solo a ricordare che tutta la vicenda è nata dal comportamento di un imbecille…  siamo ben lungi dalla storia di Genova…

Su Moana Pozzi: un’altra curiosità personale di Augias, altrimenti non si spiega. Specialmente arrivandone dopo una bellissima parentesi su un personaggio storico e unico come Paganini e il collegamento con il parco esoterico di Villa Pallavicini. Non me ne vogliano i suoi fan, che indubbiamente si saran goduti un gran velato revival, ma cosa c’entra come personalità segnante della città?

Confesso: la sommatoria shelley+concordia+pozzi mi ha fatto prudere fortissimo il dito su tasto off del telecomando, forse anche incentivato dalla successiva pubblicità sul titanic da ricostruire in 23429mila “comode uscite” (ma questa è un’altra storia).

Mi son detto: è Augias, vedrai che ora ci da la caramella che attendono quelli ignoranti e non intellettuali come me.

Tea lì. Dopo questa illuminante pubblicità è arrivata la caramella, pronta e servita.

È praticamente iniziata un’altra trasmissione. Una scignurata e… finalmente molto più affine al motivo per la quale, penso, la stragrande maggioranza si è messa su Rai3 a guardare.

In ordine: Paolo Villaggio, Guido Rossa, Staglieno, Mazzini, Mameli, Cattedrale di San Lorenzo, la liberazione di Genova durante la seconda guerra Mondiale, poi i fatti del ’60 e finendo con lo spinoso G8 e il doloroso Morandi.

Oua: rileggendo questo elenco di argomenti trattati da un unico filo logico (o quasi) nella seconda parte, e confrontando con la mezzora di pillole su shelley, concordia e moana pozzi… non vi viene un attimo da sorridere? Perché è facile da dire “mugugni sempre”… però belin c’è proprio un abisso di contenuti tra la prima ora e la seconda-scarsa.

Nel complesso cosa ve ne è parso? Che voto gli dareste?

Una finestra così sulla nostra Superba, in prima serata, è sicuramente una bella vetrina della quale andare orgogliosi per smentire il classico “c’è solo pesto focaccia e acquario”. Tièh.