La scorsa notte è stata caratterizzata da una spiccata instabilità in Liguria, come previsto dai principali modelli meteorologici.

Attorno alle ore 2:00 / 2:30, del 2 settembre, sono partiti i primi temporali sull’Appennino alle spalle di Savona, per poi interessare la città stessa attorno alle ore 3:00, con accumuli dell’ordine dei 20-30 mm di pioggia.

A quel punto è entrato in gioco anche il mare tra il savonese ed il genovese occidentale.

Attorno alle ore 4:00 è partito anche un temporale sul genovese, interessando dapprima la Valpolcevera, poi anche centro città e Valbisagno.

In poco tempo – diciamo un’oretta – si sono accumulati tra 5 e 25 mm, con picchi di rain rate (tasso di precipitazione orario) attorno ai 250 mm/h.

Animazione del radar delle precipitazioni per il nord-ovest italiano della scorsa notte – dalle ore 3:20 alle 5:10 (ora locale) – nel pieno del passaggio instabile sul centro della Liguria.




Nel frattempo l’intensa attività elettrica – che prima era posizionata sulla costa savonese – si è concentrata principalmente sul golfo ligure (grazie al quale si è potuto ammirare un sublime show temporalesco sul mare fronte costa) e poi anche sulla costa genovese del Golfo Paradiso tra Nervi e Recco (accumulo di oltre 47 mm a Bogliasco), dove i rovesci sono risultati più intensi, indicativamente tra le 4:45 e le 5:15.

Fulminazioni osservate dalla mezzanotte alle ore 5:30 del 2 settembre sul golfo ligure. Fonte: www.lightningmaps.org

Il Mar Ligure è così divenuto una fucina di temporali, che per fortuna non sono stati stazionari, ma abbastanza mobili, in movimento circa verso est-sud-est.

L’estremità prospiciente la costa genovese – di quella che si è manifestata come un’intensa linea temporalesca – ha oltrepassato il Promontorio di Portofino, coinvolgendo il Tigullio – tra le ore 5:00 e le 6:00 – ma indebolendosi sempre più e cominciando a sfaldarsi nel suo moto verso est / sud-est.

A quel punto la linea ha deviato in rotazione verso il dito corso – dove ha terminato la sua corsa – fino a che sono rimasti solo gli ultimi residui temporaleschi, seppur localmente ancora intensi e carichi di fulminazioni.

Nel passaggio perturbato non sono mancate locali grandinate e raffiche di vento lineare, per fortuna senza gravi conseguenze, eccetti locali disagi.

 

In questo caso quindi, è opportuno precisare che non vi sono stati temporali autorigeneranti, tipicamente autunnali e ormai famosi in terra ligure, capaci di scaricare accumuli di pioggia anche molto elevati fino a qualche centinaia di millimetri, ma il mare ha dato segno di essere in gran forma – caldo, energico e pronto a interagire se stuzzicato dalle condizioni atmosferiche giuste.

Scatto dal radar delle precipitazioni in cui si vede chiaramente la cumulogenesi che sforna i temporali sul golfo ligure, sotto convergenza tra scirocco e tramontana.

Staremo a vedere se nei prossimi giorni, e successivamente nei prossimi mesi, il suo contributo sarà un buon deterrente per le perturbazioni che potranno coinvolgere il vecchio continente e determinare l’avvio della tanto auspicata stazione autunnale, almeno per ciò che concerne il quadro pluviometrico.