La tradizione della barca di San Pietro
La barca di San Pietro è una di quelle usanze antiche che stanno scomparendo. Tipica ligure, ma non solo (la ritroviamo un po’ in tutto il Nord Italia).
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Quando non c’era Giuliacci a darci le previsioni meteo, i millemila siti dedicati alla meteorologia, quando non c’erano gli oroscopi e compagnia bella, ci si affidava alla barca di San Pietro. Nella notte tra il 28 ed il 29 giugno!
E, ve lo dico subito, tranquilli: è fattibile anche ai giorni nostri, è molto semplice e… perché no, divertente!
La sera del 28 giugno bisogna depositare l’albume di un uovo in un vaso di vetro riempito di acqua. Dove? Possibilmente all’esterno. Un balcone, meglio ancora un giardino, l’importante è che si sciorba tutto l’umido della notte!
Il giorno seguente, l’albume si sarà cristallizzato e avrà assunto una forma strana. L’albume può aver assunto forme molto differenti ed ognuna di queste non è un “fallimento”. Può esservi uscita una roba strana, inqualificabile, oppure proprio quella della barca con le vele spiegate che dà il nome al rituale. In considerazione di come apparivano le “vele” si poteva trarre buono o cattivo auspicio di come sarebbe stata l’annata agraria, o sul proprio destino.
Ormai per molti è solamente un “giochino”, ma ai tempi era un momento serio e di grande importanza. Divertitevi a interpretare il disegno che San Pietro avrà realizzato per voi… c’è ancora chi segue la tradizione della barca e chi giura che più di una volta l’uovo ci abbia “preso”.
Per farvi un esempio? Beccatevi quella del 2023, in attesa che oggi carichi quella del 2024!
Grazie , non conoscevo questa usanza. Vorrei provare, ma temo un auspicio tremendo.
me lo ricordo bene! SI metteva un bicchiere d’acqua con l’albume sul davanzale della finestra e la mattina….che emozione!
ci proverò, così per il mio compleanno chissà mai che mi vada dritto qualcosa?