Secondo l’Istat, in Liguria +25% di incidenti rispetto a 2020!
Il report dell’Istat pubblicato ieri è… di quelli, come sempre, da brividini… 😂 C’è da piangere, ma ormai ci scappa soltanto una risata isterica…
Secondo quanto elaborato dall’Istituto Nazionale Statico, nel 2021 si sono verificati in Liguria 7.166 incidenti stradali che hanno causato la morte di 64 persone e il ferimento di altre 8.766.
Rispetto al 2020, risultano in aumento gli incidenti (+25,0%), le vittime della strada (+8,5%) e i feriti (+27,4%), così come registrato a livello nazionale (+28,4% per gli incidenti, +20,0% per le vittime e +28,6% per i feriti).
Nel 2021 aumenta in Liguria l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, attestandosi su un valore superiore alla media Italia (54,7% contro 43,9%).
Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è superiore nel 2021 a quello nazionale (71,9% contro 50,9%). Sempre tra 2010 e 2021 l’incidenza di pedoni deceduti è cresciuta in Liguria da 16,7% a 28,1% mentre nel resto del Paese è aumentata da 15,1% a 16,4% (Figura 1).
Tra il 2020 e il 2021 l’indice di lesività aumenta da 120,0 a 122,3; diminuiscono, invece, l’indice di mortalità (da 1,0 a 0,9 decessi ogni 100 incidenti), e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) da 0,9 a 0,7. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità dell’Aurelia (SS1), lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (197, con 7 decessi e 260 feriti), e delle strade SS20 (Colle di Tenda), SS29 (Colle di Cadibona) e SS582 (Colle di San Bernardo). L’A10 risulta l’autostrada con il maggior numero di incidenti (195), vittime (5) e feriti (316).
Nel 2021 il maggior numero di incidenti (6.066, l’84,6% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 36 morti (56,3% del totale) e 7.230 feriti (82,5%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento maggiore si verifica sulle autostrade (+58,6%), seguite dalle altre strade (+26,5%) e dalle strade urbane (+22,8%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extra-urbane (3,2 decessi ogni 100 incidenti) e sulle strade autostrade (1,8 ogni 100).
I mesi e le ore più a rischio
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Liguria 1.718 incidenti (24,0% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza della riapertura di gran parte delle attività e del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 3.526 (il 49,2% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 4.426 persone (50,5%) e 32 sono decedute (50,0%).
Circa l’80% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le quattro e le cinque del mattino (6,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le 22 e le 23 (4,1 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (0,9). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 39,2% degli incidenti notturni, il 28,6% delle vittime e il 39,7% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 1,1 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (1,9).
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Nel 2020 c’è stato il lock down, fate voi