Scooter contro cinghiale a Genova in zona Monte Fasce
Accaduto in zona Monte Cornua, come si apprende dalla notizia QUI (primocanale.it), il motociclista è finito al pronto soccorso e attualmente non ricorda nulla dell’incidente.
Vi ricordate la signora morsa qualche giorno fa alla Foce? Ed i casi si intensificano sempre più perché… ce ne son sempre di più senza controllo.
Non devono stare in città. Dato di fatto.
E si continua a non far nulla… come fosse tutto normale.
Leggendo queste notizie sclero:
- Perché praticamente son dieci anni ormai che la meno su questo problema. Tempo fa, quando facevo il portapizze (zona marassi / san fruttuoso) era diventato un rischio praticamente ogni sera, non oso immaginare oggi. Dev’esser un incubo perenne.
- Mi capita spesso di schivarli, vivendo in un quartiere dove girano spesso la sera. Giusto ieri sera, rientrando a casa in moto, per fortuna la mia compagna mi ha avvisato che stavano attraversando. Io, proprio in quell’istante, stavo controllando di non esser oltre i 50 km/h (sì perché ormai abbiamo un velox ogni 10 metri e stiamo a guardare più il contachilometri che la strada). Per fortuna lei mi ha avvisato… altrimenti, probabilmente, anche io sarei soggetto di un articolo come quello di primocanale citato qui sopra.
Non è normale, ripeto. Poi belin il giorno che ne centro uno che mi sbuca da dietro un cassonetto verrei additato come il “centauro” che correva sulla strada e ha ucciso il cinghiale povero e indifeso. In più dovrei pure pagarlo per nuovo e ripagarmi la moto da solo (se sopravvivo).
Non è normale.
Vi ricordate il seguente caso?
Oppure:
Oppure, ancora, vi ricordate questa storia?
Per non avere i cinghiali in città, perché vengono solo per mangiare basterebbe fare le irrigazioni fisse nei boschi così nascono le castagne i funghi porcini e i cinghiali le mangiano le castagne. Cosi non verrebbero in città , e servirebbero per gli incendi
Hai ragione su entrambi i punti: l’invasione dei cinghiali e quella degli autovelox, che rendono la strada molto meno sicura perché impongono di staccare molto spesso lo sguardo sul tachimetro.