Quale Genovese, o Ligure che sia, non ha mai visto…
il Cristo degli abissi ?
Se vuoi rimanere sempre aggiornato per tutte le novità che escono su ilmugugnogenovese.it…
Iscriviti al CANALE TELEGRAM UFFICIALE: @ilmugugnogenovese
Visualizza questo post su Instagram
Così ho pensato: effettivamente, quanti di noi conosceranno la storia di questa statua? Perché e quando è stata creata? Così dopo qualche ricerchina… tou lì un nuovo articolo per il BelinBlog! Partiamo subito senza perderci in ciarle!
Quando?
Il Cristo degli abissi è una statua bronzea messa lì abbastanza recentemente, nel 1954, sul fondale della baia di San Fruttuoso (una tra le più social d’italia!) tra Camogli e Portofino, a 15 metri di profondità.
Quindi relativamente facile da raggiungere!
Perché?
L’origine è collegata alla disgrazia di un Sub. E non uno qualunque!
In seguito alla morte di Dario Gonzatti (uno dei primi subacquei italiani, nonché inventore del primo autorespiratore ad ossigeno!) nel settembre del 1947, Duilio Marcante volle che una statua di Cristo fosse posta sul fondale marino; Così, dopo 4 anni, più precisamente il 22 agosto 1954 la statua del Cristo degli abissi sarebbe dovuta essere “ancorata” (si dice in questo caso? mah!) nella baia di fronte a San Fruttuoso, ma rinviata la posa al 29 agosto causa condizioni meteo marine avverse (cit. Navebus)
Sul suo basamento è anche presente la targa in memoria proprio di Marcante, aggiunta in seguito alla sua morte.
E belin, secondo voi non vi ho recuperato il video della posa della statua? Toh, mia chi!
La statua è alta circa 2,50 metri e realizzata dallo scultore Guido Galletti, che scelse di creare le mani del Cristo rivolte verso la superficie, aperte, in segno di pace.
E’ interessante sapere che, per ottenere il bronzo della statua, vennero fuse medaglie, elementi navali e campane.
In tempi recenti, 2003, la statua è stata restaurata per preservarla dalla corrosione e dalle incrostazioni e, soprattutto, per riattaccarle la mano staccata da un’ancora, ritrovata dal subacqueo Enea Marrone, per poi essere riposizionata sott’acqua il 17 luglio 2004 su un nuovo basamento, ad una profondità inferiore a quella precedente.
Nota importante! Se siete inesperti, l’immersione è relativamente semplice e poco profonda. Non richiede particolari accorgimenti, se non la presenza degli accompagnatori iscritti alla Regione Liguria, in quanto ci si trova all’interno dell’Area naturale marina protetta Portofino!
Per concludere? Eccovi il punto esatto, con coordinate, del Cristo! E tranquilli, vi ho già creato la mappa per vedere con precisione.
Coordinate
44°18′58″N 9°10′30″E
Se vuoi continuare la lettura di altre curiosità in liguria…
Mio padre Giuseppe “Pino” Pennese, che era il cucciolo del gruppo di Duilio, raccontava che, a seguito della morte di Dario, ebbero l’idea di commemorarlo ponendo una statuetta, di circa 50 centimetri, raffigurante un Cristo, che l’artista Guido Galletti, loro amico, si era offerto di realizzare. Poi la notizia si è diffusa, ha preso strade inaspettate e la statua è cresciuta in altezza. Io e mio fratello Paolo conserviamo gelosamente una foto subacquea di Duilio con dedica a papà, “vecchio sub a riposo”. In effetti, si immerse l’ultima volta a Porto Santo Stefano, rigorosamente in apnea, quando ero un bambino, nel 1970.
Buongiorno mi chiamo LEVO Davide , vi voglio ringraziare per il video, il palombaro che si calava era mio nonno che mi ha lasciato scafandri e altre cose, purtroppo dei ladri hanno rubato una valigia con tutto il materiale cartaceo della sua attività, dallo sminamento del porto al cristo delgli abissi. Se vi potesse servire ho ancora la brochure pieghevole, ingiallita , dell’evento. Per la cronaca mio nonno si chiamava LEVO Enrico detto Pietrin di Sampierdarena e lavorava insieme a suo fratello LEVO Carlo. Delle foto in cui si immerge firmate da Duilio Marcante siuo grande amico. IL nonno era una persona molto fiera e schiva e andato in pensione ha chiuso con quel mondo in cui era entrato a militare a La Spezia frequntando li la scuola Palombari.
Per la storia, quando abbiamo tolto il vecchio basamento, per preparare il fondale per il nuovo, ho ritrovato sotto la piramide, un cilindro che conteneva la lista di quei uomini che avevano messo questo cristo nel 54 ed una preghiera per tutti scomparsi nel mare…l’ ho rimesso a posto quando abbiamo messo il basamento nuovo, in memoria a tutti dispersi in mare del passato, presente e futuro! E stato un momento ricco di emozioni!
Clément CHAULAN, sommozzatore DRAFINSUB (2001 / 2008)