I LIGURI, IL POPOLO PIU’ ANTICO D’ITALIA? E DA DOVE ARRIVANO?

Nell’antichità, i Liguri erano un popolo misterioso e le cui origini antiche erano avvolte nel mito e nell’incertezza. Fonti romane e greche, scarse e spesso incerte, hanno contribuito solo parzialmente a delineare la storia di questo antico popolo.

Dopo essermi imbattuto nel post Facebook della pagina Scripta Manent (QUI), ho deciso di portare anche a voi questo racconto per chi non avesse i social! Di una cosa siamo sicuri come scrive nei commenti del post Francesco: già 10mila anni fa, vivendo nelle caverne, (di cui si impossessavano, cacciando gli orsi che le abitavano) avevano già un pessimo carattere. E che al tempo della conquista romana diedero filo da torcere a tutte le legioni…

Già nell’VIII secolo a.C., il geografo greco Strabone, citando Esiodo, menzionava i Liguri come uno dei popoli più antichi dell’Occidente. Dionigi di Alicarnasso, storico del I secolo a.C., ammetteva invece che l’origine dei Liguri fosse sconosciuta. L’assenza di una tradizione scritta propria dei Liguri, che non conoscevano la scrittura, ha lasciato ampio spazio a speculazioni basate su indizi storici, archeologici, linguistici e, più recentemente, genetici.

Nel XIX secolo, la ricerca storica e linguistica iniziò a focalizzarsi sui Liguri, principalmente nel contesto delle teorie sui popoli indoeuropei. Si delinearono due principali teorie, ciascuna con varie sfumature:

La Tesi Pre-Indoeuropea: Questa teoria sostiene che i Liguri fossero un popolo pre-indoeuropeo, proveniente dalla penisola iberica, e diffuso in epoca preistorica in Linguadoca e nell’Italia nord-occidentale. Secondo questa visione, i Liguri si sarebbero poi fusi con altre popolazioni nel Neolitico, mantenendo comunque una forte identità culturale.

La Tesi Indoeuropea: Secondo questa teoria, i Liguri sarebbero stati tra i più antichi popoli indoeuropei. I contatti successivi con elementi proto-celtici e celtici avrebbero ulteriormente influenzato la loro lingua e cultura, creando un miscuglio di tradizioni.

Col passare del tempo, la teoria pre-indoeuropea ha guadagnato maggiori adesioni. Gli antichi Liguri vengono quindi ritenuti inizialmente non indoeuropei, ma successivamente influenzati da ondate migratorie che portarono nuove culture e lingue nella regione.

Linguisti e storici hanno identificato vari strati culturali nella Liguria romana, inclusi latino, gallico, lepontico, antico europeo e pre-indoeuropeo. L’etnia ligure mantenne una certa identità anche dopo la conquista romana, tanto che i Romani chiamavano i Liguri delle zone montuose “Ligures comati” (Liguri dai capelli lunghi).

Le teorie pre-indoeuropee trovarono sostenitori illustri come Karl Viktor Müllenhoff, Henri d’Arbois de Jubainville e Arturo Issel, che collegavano i Liguri agli Iberi e, più recentemente, alla popolazione Cro-Magnon. Studi genetici recenti supportano parzialmente queste teorie, evidenziando una diversità genetica significativa nelle popolazioni liguri, avvicinandole ad altre popolazioni pre-indoeuropee come Baschi, Gallesi e Bretoni.

D’altro canto, storici come Dominique François Louis Roget de Belloguet sostennero un’origine gallica per i Liguri, suggerendo che le divisioni tra popoli antichi non fossero sempre nette ma spesso osmotiche. Altri, come Bernard Sergent, ipotizzarono una connessione tra i Liguri e le culture italiche e celtiche, rintracciandone le radici nelle culture di Polada e del Rodano durante la prima età del bronzo.

La vera origine dei Liguri rimane un enigma avvolto tra mito e scienza. La fusione di culture, lingue e popoli nel corso dei millenni ha creato una storia complessa e affascinante, che ancora oggi stimola la ricerca e la curiosità. Le teorie pre-indoeuropee sembrano prevalere, ma la questione rimane aperta, invitando nuovi studi e scoperte che possano finalmente svelare il mistero di questo antico popolo.

Una cosa invece è certa, aggiungo io Mugugno: l’assenza di tradizione scritta è un chiaro segno di presenza dei liguri, belin l’inchiostro son palanche!

 

FONTI

– Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I, 10
– Giacomo Devoto, Gli antichi italici, Firenze, Vallecchi, 1931
– Marco Milanese, Scavi nell’oppidum preromano di Genova, L’Erma di Bretschneider, Roma 1987
– John Patterson, Sanniti,Liguri e Romani, Comune di Circello;Benevento;

 

Grazie Scripta Manent per questo racconto!