Le Fronti Basse di Genova!
Di ciò che si vede nella fotografia di copertina… non esiste più nulla. Tranquilli che la analizziamo tra poco!
Sì beh, qualcuno dirà “Porta Pila c’è ancora!” … “gnè gnè” risponderei io (oggi è una sorta di “monumento” sopra Brignole, per capirci vi allego la foto da Wikipedia)
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Concentriamoci sulla foto per… orientarci. In alto, al centro, è abbastanza inconfondibile il profilo delle case in Corso Podestà. Ancora oggi affiorano sullo “skyline” genovese, guardando dalla Foce.
Se non fosse per quell’elemento (e per la presenza del monastero di Santa Caterina, che però non è conosciuto da molti), potremmo dubitare di esser a Genova confrontandola ai giorni d’oggi!
In questa foto dell’archivio del Comune di Genova, anno 1880, possiamo ancora vedere le tanto chiacchierate Fronti Basse, sparite proprio 8 anni dopo questo scatto. Dove ci troviamo di preciso? Potremmo dire, per capirci, alla fermata di Cadorna. Tra piazza della Vittoria e i giardini di Brignole, più o meno in linea con l’attuale ingresso di Via XX Settembre, ai tempi chiamata Via Giulia. Perché “più o meno”? Perché Via Giulia aveva un tracciato un po’ differente, ma della sua storia ne parlo cliccando QUI in un altro articolo. Torniamo alle nostre Fronti Basse.
Possiamo affermare che Genova prima fosse una sorta di gigantesca “Lucca” dei giorni d’oggi, interamente fortificata in stile medioevale?
SNI. O meglio… al confronto con le fortificazioni Genovesi, quelle di Lucca sono la versione giocattolo che regalaresti a tuo figlio per farlo giocare con i soldatini in cameretta.
Grazie per queste notizie storiche e topografiche, veramente non comuni!!
Grazie per l’articolo interessantissimo e per quest’opera preziosa di conservazione della memoria storica!
IL grosso portale in pietra (Porta Pila ?), sormontato dall’edicola religiosa, è proveniente dall’antico centro storico di Porto Maurizio ( il Paraiso) dove è tutt’ora segnalato. Probabilmente è stato sottratto come bottino di guerra…
Buongiorno mugugno!!!…se non erro (laddove così fosse, chiedo venia!!!), La “porta perduta”, dovrebbe essere stata “spostata” in via Banderali, proprio sotto via Mura di Prato (in quel punto la strada infatti, affronta un piccolo tornante che passa attraverso un portone, tanto suggestivo da dar l’idea di attraversare uno “Stargate temporale”!!!…
Credo che la porta spostata in Via Banderali non sia la Porta Romana citata nell’articolo, bensì la vecchia Porta di Santo Stefano o “Porta degli Archi” che si trovava vicino all’attuale Ponte Monumentale.
Grazie sig. Gabriele per l’interessantissimo articolo.
Nonostante sia un vecchio genovese, mi mancava la storia delle Fronti Basse.
Questi articoli sono un tesoro da proteggere. Sto scaricandoli tutti per prudenza…. Grazie al Mugugno, grazie a Gabriele che li pubblica e ci dalla possibilità di approfondire e conoscere meglio la nostra città che a volte amo ed a volte detesto (ODI ET AMO) scriveva Catullo. …
Una fonte inesauribile di conoscenze, curiosità. .. e figassa che devo ordinare visto che mi sono trasferito vicino ad Alessandria.
Un grazie di cuore .
Fulvio Parodi