Ghe semmo ormai! Prenditi due minuti per legger tutto quanto e… deprimiti! (te lo consiglio!)

Che ti piaccia il ballon o no, domani sai che a Zena si disputerà la Partita, quella con la P maiuscola.

La cosa “bella” (ma triste) è osservare come viviamo questo evento noi zeneixi, a prescindere dalla fede calcistica.

È una delle due giornate più importanti di tutto l’anno (l’altra è il derby di ritorno, seggie ciæo eh) e le settimane che precedono queste sfide sono fatte sia di sfottò che di tensione…



Tutta Zena, ma anche molti luoghi al di fuori della nostra Capitale, si colora di rossoblucerchiato. Ci sono vere e proprie facciate di palazzi che fanno a gara a chi si agghinda di più con i colori della propria… “malattia”. Perché di malattia si tratta: chi ricopre il poggiolo di bandiere grandi quanto l’appartamento stesso, chi pittura le parabole, c’è anche chi riempe la macchina di gadget e stemmini vari.
Il genovese, patito di calcio, vive il derby sempre più intensamente, man mano che la data fatidica si avvicina! 

Alcuni anni fa dissero “il derby è l’attesa stessa del derby“… Un par di palle! Il derby sono 90 minuti di sofferenza, cori e danni alle corde vocali. (Preceduti da birra, vino e altrettanti cori sgolati). Tutto ciò che viene prima è semplice “riscaldamento”!

Una cornice che poche società al mondo possono sognarsi per una “stracittadina” (come la chiamano i giornalai!).

Eppure… Eppure resta il derby dei poveri.



Perché? Perché siamo dei poveri malati di calcio, dei disperati con una passione infinita ed un impegno psicofisico mostruoso per due squadre che negli ultimi tempi… belin, se ci penso, son da mani nei capelli.

Troppo esagerato? Dico solo che, quest’anno, i più attesi sono Piatek e Quagliarella per le rispettive compagini. Il primo è un ragazzone del ’95 che l’ha stampata 9 volte in un arco di tempo paragonabile ai secondi che impiego per finire un piatto di trofie quando ho fame… e, dopo questo sfoggio di bravura (o culo?), il nulla cosmico. Il secondo, invece, è un “vecchiaccio” di quasi 36 anni (ormai quotato 3 goleador e qualche lira) che resta il più buono dell’intera squadra.

Alcuni storceranno il naso per come la penso, ma invito questi – pessimi – ottimisti a ricordare qualche anno fa: derby ThiagoMotta/Milito vs Cassano/Pazzini… È vero, da una parte c’erano “piedifatati” Mesto/Modesto e compagnia cantando, mentre dall’altra Pieri con i suoi cross che stanno ancora cercando di ritrovare la rotta per il Pianeta Terra; però avevamo comunque 4/5 “Signor Giocatori” che ripagavano il prezzo del biglietto.
 
Non siete convinti? Devo andare più indietro? Devo rievocare Vialli/Mancini vs Aguilera/Skuhravy? Dai, non ce n’è bisogno, sono sicuro che vi siete già depressi al veder le foto qui sopra e non è il caso di iniziare a piangere

Il genovese, è vero, per certi versi è paragonabile ad un depresso cronico, un eterno scontento (mugugnoso, appunto), ma non per ciò che riguarda il calcio.

Protestiamo anche in questo campo (d’altronde il mugugno è gratis – cit.), ma per il ballon abbiamo “le pezze agli occhi”.

Ogni anno ci crediamo, ogni anno speriamo che la nostra squadra macini punti, regali gioie… E, invece, puntualmente ne usciamo disperati, cercando esaltazione in qualche colpo di tacco e qualche gol al volo (palesemente involontario) da parte della meteora di passaggio.

Questo per dire cosa? Che non ci meritano. Che siamo maledettamente belli, siamo “troppo” per delle società come quelle attuali.

Esagerato? Chi ha vissuto un po’ di derby, sa bene cosa intendo e forse mi sto esprimendo anche con troppa “delicatezza”.

Veniamo al 25 Novembre (oh, domani belin!)

Entrambe arrivano da 3 k.o meravigliosi e consecutivi. Entrambe sono guidati da due presidenti che vedrei bene assieme, al San Martino a psichiatria.

Da una parte la Samp che ha preso 11 pappine in 3 partite, ma con un allenatore seduto in panchina. Dall’altra il Genoa, con 9 sberle nelle ultime 3 gare ed un “allenatore”.

Ecco le probabili formazioni:

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Spolli, Criscito; Romulo, Hiljemark, Sandro, Bessa, Lazovic; Kouamé, Piatek. A disposizione: Russo, Gunter, Lakicevic, Lisandro Lopez, Pereira, Romero, Zukanovic, Mazzitelli, Omeonga, Veloso, Lapadula, Medeiros, Pandev. Allenatore: Ivan Juric.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Tonelli, Murru; Praet, Ekdal, Jankto; Ramirez; Quagliarella, Defrel. A disposizione: Rafael, Belec, Colley, Ferrari, Leverbe, Sala, Tavares, Vieira, Saponara, Caprari, Kownacki. Allenatore: Marco Giampaolo.

Figgeu, al solo legger le formazioni ho i brividi… Questo sarà certamente il SOLITO derby sugli spalti (ci son dubbi a riguardo?), ma ciò che vedremo in campo, come da qualche anno a questa parte, sarà l’ennesima sfida dove… sarà più comodo dar colpa al “campo di patate” che al gioco, così da illuderci, ancora una volta, che “quello di ritorno” sarà sicuramente un’altra storia!

Se vedemmo figgeu e, giusto per precisare: IO NON HO CUGINI.