Belin, in sti giorni pre WorldPestoDay, tanti mi han fatto una domanda che io, 25enne, son rimasto un po’… stupito: Cossu l’è sto HASHTAG?

Se c’è una cosa di cui vado fiero è aver unito ogni fascia d’età sulla mia pagina.

Come potete vedere i mugugnosi del M.G. son equamente distribuiti, in modo quasi maniacale per tutte le età. (Basti pensare che alcune pagine sono talmente settoriali che nelle colonnine qui sopra vedreste valori sopra il 60/70% su determinate fasce d’età)

Cosa significa? Significa che l’idea, l’amore per Genova e Liguria è insito sin da quande semmo zueni, fin a quande semmo… ciù vegetti (ma de longo zueni eh! [drento!])

Così, capita a volte d’imbattersi in problemi generazionali come può esser, in questo caso, il famoso #ORGOGLIOPESTO che tanto gira in questi giorni.

“e cosse l’è quel robo li davanti a sta parolla? e poi perché ti te scrivi orgoglio e pesto tutto attaccou?

Facciamo chiarezza! Cos’è sto ghirigoro (HASHTAG #) e perché va tutto attaccato?



L’hashtag, per chi non la minima idee o non ha basi-web, possiamo figurarlo come un enorme contenitore, un setaccio (un siaso, comme quarche vegetto porieiva ciamalo!) per raggruppare determinati contenuti e mostrarvi SOLO ed esclusivamente quelli correlati al # che avete cliccato. Quando lo scrivete, si evidenzia di blu proprio per darci la possibilità di cliccarlo ed andar a vedere tutti quei contenuti che sono stati creati inserendo l’hashtag scelto. Ergo, se creiamo un hashtag #pestodivino, il post che avremo creato con questo hashtag NON apparirà in quelli di #orgogliopesto! 
– Scommetto che iniziate ad averne per il belino di sto “slogan” eh? 😏😂 – 
È quindi importante rispettare la giusta scrittura perché il vostro post venga visualizzato insieme ai nostri! (👉l’unica costa che non conta è scrivere in maiuscolo o minuscolo, potete utilizzare tutte le maiuscole che vi pare se volete fare i marioli!😂 non cambia’n belin)

Perché tutto attaccato?

Quando inseriamo il simbolo # il social in questione (che sia instagram, twitter o facebook) riceve un “ordine” ben preciso, come se gli dicessimo: oh, mia che da sto punto in poi, vogliamo creare un “contenitore”! Di cosa? Di ciò che vien dopo l’hashtag, per esempio: #ilmugugnogenovese. Provate a cliccarlo 😏 vi mostrerà tutti gli utenti che hanno usato il nostro hashtag per entrare nel “contenitore” del M.G. ! E così per qualsiasi hashtag! Tutti possono crearne uno proprio!

Nel momento in cui inseriamo uno spazio, questo “ordine” termina. “Oh, da quando metto lo spazio, termina il nostro hashtag, quindi stanni bello attento eh!“. Se non rispettiamo la giusta scrittura (meglio ripetersi!) l’hashtag potrebbe non funzionare. #orgogliopesto : non # orgoglio pesto, non # orgogliopesto, ma TUTTO attaccato. Oua o l’è bello ciaeo?

Nel caso di #ORGOGLIOPESTO, per esempio, perché non avremmo potuto usare #PESTO e basta?

Perché gli hashtag esistono da quando è nato Twitter, lontano 2006. Avete presente quanta gente ha usato già l’hashtag #pesto ? Vi dico, per esempio, su instagram: è stato utilizzato 1,356.000 ad oggi ed il numero è in continua crescita. Avessimo, quindi, scelto l’hashtag #PESTO, difficilmente avremmo potuto portarvi alla luce tutto questo progetto e, chi interessato, una volta cliccato su #PESTO avrebbe trovato le nostre notizie mischiate a tutti coloro che nel mondo avessero usato questo hashtag, ad esempio per pubblicare la foto della loro spesa al supermercato (si, c’è chi lo fa! bello segno cao!), in un remoto paese nell’antartide, con un barattolo di qualche assurdo pesto confezionato. 

Quindi perché #ORGOGLIOPESTO?



Perché non esisteva ancora (motivazione tecnica), ma soprattutto perché richiama quello che è insito in noi quando parliamo della nostra creazione divina: orgoglio.

Spero vi sia tutto chiaro una volta per tutte! In generale, un consiglio? Gli hashtag hanno il loro pieno valore su Twitter ed Instagram, mentre Facebook vi mostrano i “contenuti principali”, quindi solo i post di pagine molto grandi o dei vostri amici più stretti. Non potrete visualizzare quindi nella sua interezza l’hashtag. Per quello, appunto, ci sono gli altri due social! Alla fine di questo articolo ti linkerò qualche esempio pratico di hashtag, se sei più incuriosito.

 

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