Vediamo se si riesce a fare una discussione nei commenti, senza sfociare in una delle solite “faide” pro-contro che ormai caratterizza qualsiasi dibattito sulla terra?

Ecco una semplice riflessione che viene fuori da una chiacchierata “amarcord” con amici, parlando di come, sino a pochi anni fa c’era un panorama… completamente diverso in città.

(In primis vi allego un semplice video-raccolta di tre segnalazioni (ricevute lo stesso giorno). Posso tranquillamente affermare, comunque, che negli ultimi mesi ricevo gli stessi tipi di video 3/4 volte a settimana)

 

Riflessione:  è normale ormai tutto questo? A me non sembra… Ancora ricordo, non troppo tempo fa: vederne uno o due nel letto del Bisagno era un evento raro. Ricordo bene, quando facevo il portapizze, quanto ci spaventavamo per i primi cinghiali che incontravamo in città attirati dall’odore del cassone delle pizze. 

La gente familiarizza con degli animali che son tutto fuorché domestici. Lo si vede anche da alcuni video. Molte persone si allontanano impaurite, ma in altri casi alcuni provano ad accarezzarli.

E non veniteci a dire: eh ma siamo noi che abbiamo invaso i loro spazi, perché non c’è affermazione più sbagliata. L’unica colpa è quella dei cacciatori che hanno introdotto in massa questa specie, ben diversa e infinitamente più coriacea rispetto a quella che popolava nostri boschi prima degli anni 80 circa.

Una cosa è certa: se non si fa qualcosa la situazione diventerà insostenibile e… prima o poi qualcuno si farà male seriamente. Fanno in media 7 nuovi cuccioli per ogni esemplare femmina. Avete idea quanti nuovi ce ne sono ogni anno?

E intanto rimane tutto così… ripeto: finché qualcuno non ci rimette le penne.

Me tasto se ghe son