Il Castello Raggio di Genova!
È stato uno degli edifici storici del capoluogo ligure, apprezzato da Genovesi e turisti. Situato nel quartiere di Cornigliano, già pesantemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, venne abbattuto il 14 aprile 1951.
Vi chiederete perché, giustamente.
Per il Dio Denaro. Per lasciare il posto alla “Oscar Sinigaglia” dell’Italsider e all’aeroporto internazionale “Cristoforo Colombo”, inaugurato una decina di anni dopo.
Il promontorio su cui sorgeva il castello era sede di una comunità religiosa, le cui tracce risalgono al Medioevo. Dopo i monaci se ne impossessarono i nobili, con il Duca Pasqua e dopo i lui, solo nel 1881 la zona venne acquisita dalla famiglia Raggio. (per farvela MOLTO breve)
Il castello fu soggetto a numerosi restauri, cambiamenti e contese. Edificato in stile liberty a fine Ottocento dal ligure Edilio Raggio il quale spese seicentosessantamila franchi, scia scuse (!), Lire!
Proprio per la sua posizione suggestiva, dal castello Raggio si poteva ammirare la costa di Ponente, fino alla Lanterna. E non ebbe neanche ospiti di poco conto! Annoverò infatti esponenti della nobiltà e del mondo politico fra cui il re Umberto I d’Italia con la regina Margherita di Savoia, la contessa Fiammetta Doria (della potente dinastia dei Doria), il duca di Galliera, il principe di Napoli, il conte di Torino e il presidente del Consiglio di quel tempo Giovanni Giolitti.
Ma, come abbiamo ormai imparato nei vari articoli di Storia Zeneise sul nostro blog, la guerra non guarda in faccia nessuno e subito dopo la seconda guerra mondiale i danni erano talmente elevati che, aggiunti alle difficoltà con le quali l’Italia si trovò a confrontarsi una volta uscita dal conflitto, fu davvero un’impresa pensare di poter rimetterlo in sesto.
Quindi i proprietari cosa decidono di fare? Abbandonarlo e questo già durante la guerra. Dopo il conflitto mondiale, del Castello rimaneva lo scheletro ed un giardino ormai depredato da tutte le piante. Sulla spiaggia adiacente, inoltre, sorse una salina i cui fumi arrecarono gravi danni ai muri esterni e rovinarono irreparabilmente gli affreschi interni già messi a dura prova durante il bullezumme della Guerra.
Il 14 aprile del ’51 fu definitivamente abbattuto per l’industrializzazione selvaggia che ha coinvolto molto del ponente genovese. 
Ancora una volta vien da mangiarsi le mani per l’ennesimo patrimonio artistico (e non solo!) perso. È anche vero che l’Italsider per molti anni ha dato lavoro a tantissimi genovesi. Visto, però, i recenti sviluppi dell’economia Ligure volta al turismo, vien proprio da rammaricarsi nell’aver perduto un gioiello come questo a pochi passi da una spiaggia, ai tempi, molto affollata!
Ricostruzione di Angela Maltoni, copertina del libro “Castello Raggio tra Storia e memoria”
Un altro esempio di ENORME perdita a causa del denaro? Che domande!
Grattia tanti ..Conde Edilio Raggio é grandfather of my grandmother…i feel more emotion now in this moment i entry in history in life of my familly italien of 2 seculum before grazzia tanti
Articolo e video molto belli, La ringrazio
Una parte del Castello Raggio si vede nel film muto tedesco Des Meeres und der Liebe Wellen (Le onde del mare e dell’amore, 1912), filmato li e di seguito al paese pittoresco olandese di Volendam. Veda https://player.eyefilm.nl/en/films/jean-desmet-collection-1 sul sito del’Eye Filmmuseum olandese. Il film comincia da 12.07 minuti, a 21:30 si vede molto chiaro il castello.
Non mi stupirebbe se riconoscete altri luoghi genovesi pure?
Ho fatto a tempo a vederlo prima che fosse abbattuto. Per anni sono stato “ospite” a casa di una mia zia che abitava in Via Caterina Rossi di fronte alla ferrovia e dalla finestra vedevo Villa Raggio. Poi ho assistito mano a mano alla costruzione dell’aeroporto e alla chiusura di fatto di quella piccola spiaggia che si trovava li di fronte diventata poi una pozzanghera. Anni felici. GIU.BA
P.s. non ricordo di avervi mai scritto!!!
Ho fatto a tempo a vederlo prima che fosse abbattuto. Per anni sono stato “ospite” a casa di una mia zia che abitava in Via Caterina Rossi di fronte alla ferrovia e dalla finestra vedevo Villa Raggio. Poi ho assistito mano a mano alla costruzione dell’aeroporto e alla chiusura di fatto di quella piccola spiaggia che si trovava li di fronte diventata poi una pozzanghera. Anni felici. GIU.BA
Ma quale albergo? Non esiste nessun albergo al posto del Castello Raggio. Boh. Non capisco.
L’albergo che è di fronte all’aeroporto, che una volta era l’Hilton, suppongo.
Grazie per questa informazione. Sí, hanno lavorato tante persone all’italsider, E quante ne sono morte di cancro….e i loro parenti pure, amianto e varie. Sarebbe il caso di fare finalmente un resoconto dei benefici e degli effetti collaterali di un certo tipo di sviluppo.
Io, viste le mie primavere (84), ed essendo nato a Cornigliano, ho avuto la fortuna di vederlo integro e purtroppo distrutto. La parte esterna, la guerra l’ aveva risparmiata, mentre l’interno: bellissime le stanze, il teatro, gli affreschi, gli stucchi dorati, fu il tutto devastato dai tedeschi in ritirata. Le truppe tedesche durante l’invasione lo avevano requisito facendone un loro centro operativo. Quanti bei bagni, nelle limpidissime acque, lungo la scogliera che dal promontorio si prolungava verso il largo. Mi chiedo se non avesse potuto essere “risparmiato”, nonostante tutti i riempimenti, visto che più o meno, dove si trovava è poi sorto l’attuale albergo. Era talmente forte il legame affettivo che provavo, che mi sono spinto a fare, inconsciamente, i bagni, nella spiaggia prospiciente, anche quando le acque si erano inquinate dopo la sua demolizione; risultato? mi sono beccato la febbre intestinale ( tifo )..
La vista da casa mia oggi!
Ho trovato le parole della gioventù e il dialetto genovese mai dimenticato