Dopo la questione dell’altro giorno (I TURISTI INVISIBILI – leggi qui), in tanti se lo chiedono… E la verità è che si tratta di una questione abbastanza dibattuta:

Si può o non si può campeggiare in spiaggia in Liguria?

Beh a occhio risponderei “no”, eppure l’avvocato Stefano Vendramini Balsamo, sul suo sito linkato in fondo, risponde:

LIGURIA
La Regione Liguria non ha statuito nulla sul campeggio libero, nè nel senso di autorizzare nè in senso opposto. La Legge Regionale 7 FEBBRAIO 2008 N. 2 testo coordinato con l.r. 14/08, l.r. 16/09, L.r. 14/11, L.r. 31/12 e L.r. 4/13 regolamente i bivacchi, in particolare i bivacchi alpini, presso aree appositamente individuate.

Naturalmente ci si domanda, laddove una regolamentazione certa non vi sia, come si possa ovviare senza incorrere in sanzioni pecuniarie.
L’idea potrebbe essere:
1) definire l’area comunale dove ci si vuol fermare;
2) chiedere al Comune l’autorizzazione al campeggio libero;

Leggi tutto qui:

https://fringeintravel.com/legge-sul-campeggio-libero-in-italia-regolamenti-normative-e-divieti/

Ma adesso non siamo qui per questo… Eccovi una perla trovata sulla nostra Liguria girovagando su google!


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Il web, cercando, regala delle autentiche perle… ed eccone qua una! Parto subito con i complimenti a Enzo Contini perché ha raccontato qualcosa che… google non racconta, se non sul suo sito enzocontini.blog!

Quindi, siccome ilmugugnogenovese.it si pone come raccoglitore di tutte quelle liguritudini passate e presenti, questo pezzettino di storia non poteva mancare. Eccovi un crosspost parziale, come si usava agli albori dei blog, dal suo racconto che vi linko in fondo!

(immagini da enzocontini.blog 😍)




Baia dei Saraceni a Varigotti: quando in Liguria si poteva ancora fare il campeggio libero …
Di Enzo Contini

Tra le cartoline ritrovate in casa di mio padre ci sono queste da noi spedite alla nonna da Varigotti, durante quelle estati trascorse nel campeggio libero alla Baia dei Saraceni.

Ho voluto cercare, con un motore di ricerca, se esistevano altre immagini in Rete che avessero immortalato quel campeggio libero che per diversi anni si veniva a formare in modo spontaneo nei mesi estivi.
Con mio stupore nulla!! Neppure un’immagine!!
Neppure una citazione manco su Wikipedia (in cui esiste solo la voce Varigotti e non una specifica per la sua Baia dei Saraceni dove appunto si racconta sbarcassero quei predatori del mare) … come se quel campeggio libero non fosse mai esistito!!
Certo, per qualcuno che non abbia vissuto gli anni pre ’70 e che invece conosce solo la Liguria attuale, in cui spesso uno non riesce a trovare – senza dover entrare in uno stabilimento – neppure un piccolo passaggio per raggiungere il mare, sembrerebbe quasi impossibile credere che quelle immagini siano reali e non siano solo il frutto di un abile fotomontaggio!!

Mi sono quindi deciso a scrivere questo post ed a pubblicarle, in quando anche di queste cose Internet deve mantenere traccia e memoria per i nostri posteri, perché cercando con un motore di ricerca non si trovino solo più link a siti commerciali, alberghi, ristoranti.

(pienamente d’accordo con te Enzo! n.d.r.)

Infatti, questo è questo quello che si trova attualmente ricercando “baia dei saraceni varigotti anni 60 campeggio libero” con Google:

Quando ancora (fino a circa il 1965) si poteva fare il campeggio libero anche in Liguria in quella Baia dei Saraceni, c’erano persone che arrivavano senza prenotare e si trovavano uno spazio ancora libero per piantare la propria tenda che spesso non era un piccola canadese bensì una familiare dalle dimensioni ragguardevoli. Noi avevamo una tenda verde per quattro posti, con una zona letto laterale e una piccola verandina di fronte.
La prima volta, i miei erano andati qualche giorno prima per vedere come ci si trovava in quella spiaggia, lasciandoci probabilmente dalla nonna per pochi giorni. Poi apprezzandone la sua bellezza e la fattibilità della cosa, erano venuti a prenderci.




[… leggi tutto qui se sei interessato]

Oggi sembra quasi impossibile che una famiglia con bimbi piccoli possa stare per più settimane in una spiaggia senza servizi di alcun genere, acqua compresa. Mi ricordo quando si andava a piedi in Paese (attraversando una galleria che mi sembrava lunghissima) a prendere un grosso cubo di ghiaccio per il contenitore “frigo”, … o quando si riempiva, ad una fontana, il sacco d’acqua da riportare in tenda ed appendere in alto per potersi poi fare una veloce doccia dopo il bagno in quel mare di acqua salatissima, … o quando andavo, accompagnato dalla sorellina di 5 anni maggiore, oltre l’Aurelia nel tratto prima della ferrovia, in quelli che erano i “gabinetti” all’aperto tra i cespugli.

Eppure grande e bello è il ricordo che mi è rimasto di quel luogo e di quella esperienza, irripetibile non solo per me, ma anche purtroppo impossibile per le giovani generazioni. … e questo penso sia un vero peccato!!