Un’imponente faccia dipinta nella miglior tradizione ligure! È stupefacente sia di giorno che di notte, illuminato dalle luci della città. Ed entrarvi è qualcosa, forse, ancor più emozionante. La sua edificazione risale al 1260 per volere di Guglielmo Boccanegra, Capitano del Popolo e antenato del primo Doge a vita Simone (ma questa… è un’altra storia!).
Inizialmente fu sede del Capitano del Popolo (umile eh!?), ma già dopo due anni divenne sede del Comune, quando Guglielmo fu sollevato dal suo incarico. Si racconta che, nelle sue prigioni, fu ospite anche un tal Marco Polo… ve dixe ninte? (il quale, sempre secondo le tradizioni, avrebbe qui iniziato a scrivere il racconto dei suoi viaggi in oriente!)
Nel 1340 divenne sede della Dogana. Negli subì vari cambiamenti di destinazione d’uso, i quali portarono alla necessità di cambiamenti nella struttura. Ampliato nel corso dei secoli, il Palazzo ha mantenuto il proprio nucleo medievale, originariamente utilizzato come palazzo comunale. Fu grazie alla continua crescita finanziaria dell’istituzione che l’edificio necessitò di un ampliamento verso sud, che ne plasmò l’aspetto attuale. Dopo la metà del Cinquento, troveremo quindi la nostra famosa facciata affrescata (che in molti, tutti i giorni, possono ammirare passando sulla sopraelevata).
Infatti, come dice Mauro, è continuato ad esistere: mio nonno negli anni ’30, prima della 2a guerra mondiale, lavorava al Banco di San Giorgio e la sede era praticamente in piazza banchi: così mi ha detto mia nonna.
In realtà il Banco di San Giorgio, seppur confluito come proprietà credo nel gruppo UBI, è esistito fino al 2007/2008
quelli abelinee de Siena che i digan che a primma banca a l’e’ u munte