Il 18 Febbraio 1940, a Genova, più precisamente a Pegli, nasceva Faber
Se vuoi rimanere sempre aggiornato per tutte le novità che escono su ilmugugnogenovese.it
Iscriviti al CANALE TELEGRAM UFFICIALE: @ilmugugnogenovese
Quel soprannome datogli dall’amico Paolo Villaggio, sarà poi l’appellativo di uno dei più grandi cantautori italiani di sempre.
De André o piace o non piace. Raro che desti indifferenza. Molti lo hanno criticato per le sue ideologie, altri per il suo Genovese (non perfetto, a detta dei vegetti più esigenti). Un personaggio forte che ha lasciato il segno a Genova e in tutta Italia. Canzoni in Ligure ed in italiano, su Genova e non solo.
Tutti se pensiamo alla parola “Creuza” ci viene in mente il suo capolavoro “Crêuza de mâ“. È proprio questa la forza di Faber, l’impronta che ha lasciato.
È definito spesso il “poeta degli ultimi“, quello che ha saputo raccontare al meglio i luoghi meno nobili, più degradati, i quartieri più difficili, evidenziandone però, il valore, la dignità che essi mantenevano.
Appunto: “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior“.
Reputo impossibile riassumere De André in un articolo di poche righe, considero come la miglior spiegazione di lui possa essere data ascoltando il suo talento… Vi lascio alcune sue canzoni che abbiamo raccolto sul nostro canale Youtube. Come prima trovate Creuza de mâ e, sotto il video, potete leggere testo e traduzione.
Ciao Faber!
CREUZA DE MÂ |
CREUZA DI MARE Ombre di facce facce di marinai da dove venite dov’è che andate da un posto dove la luna si mostra nuda e la notte ci ha puntato il coltello alla gola e a montare l’asino c’è rimasto Dio il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido usciamo dal mare per asciugare le ossa dall’Andrea alla fontana dei colombi nella casa di pietra. E nella casa di pietra chi ci sarà nella casa dell’Andrea che non è marinaio gente di Lugano facce da tagliaborse quelli che della spigola preferiscono l’ala ragazze di famiglia, odore di buono che puoi guardarle senza preservativo. E a queste pance vuote cosa gli darà cosa da bere, cosa da mangiare frittura di pesciolini, bianco di Portofino cervelle di agnello nello stesso vino lasagne da tagliare ai quattro sughi pasticcio in agrodolce di lepre di tegole (gatto). E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli emigranti della risata con i chiodi negli occhi finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere fratello dei garofani e delle ragazze padrone della corda marcia d’acqua e di sale che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare |
Vivevo a Genova negli anni 60’quando era un cantautore sfigato delle “puttane”. Tornato a Pescara nel 70’al liceo ho incontrato Leo che mi ha fatto sentire i suoi primi dischi. Folgorazione e amore per la poesia di Faber che… non potrà mai finire..
Ho conosciuto Fabrizio de André tardi nel cammin della mia vita, e grazie a suo figlio Cristiano che ha cantato Creuza de ma , assieme a Pagani, in occasione del 10 anniversario dalla scomparsa. Un’interpretazione eccelsa, che mi ha fatto avvicinare per sempre a questo grande artista.
Perciò, grazie infinite al padre e anche al figlio
Un anno fa ero all’odeon a vedere concerto di Faber con 2 amiche, una delle quali era con me al padiglione c a vedere il concerto… Non ho parole x manifestare quanti sono i ricordi di De André che mi hanno accompagnato nella vita. Sei sempre con noi Faber!
Sono uno di quelli che hanno avuto la grande fortuna di passare una serata in un bar dei caruggi con lui e la sua compagna poche ore indimenticabili
Faber un mito!
Buon compleanno eterno poeta!