Differenza tra GELICIDIO e GALAVERNA
Anche io, l’altro giorno appena ho letto “Gelicidio” ho detto: “belin cosa non s’inventano per dir qualcosa di più eclatante in modo da attirare di più l’attenzione!“
Poi, invece, andando a cercare, ho scoperto l’arcano! (che besugo che sono!)
Comunque, oh, ve la dico spiccia prima di passare alle cose più “studiate”: hanno trovato solo un modo per differenziare tra galaverna-bella e galaverna che cioccamale e giassa tutto. Detto questo, passiamo alla spiegazione vera.
Che cosa è il Gelicidio?
Detto anche pioggia congelantesi o vetrone, ci buttiamo subito a legger quel che profetizza Wikipedia: Il gelicidio è un fenomeno meteorologico provocato dalla pioggia o dalla pioviggine che, a causa del fenomeno della sopraffusione, cadono al suolo in forma liquida pur in presenza di una temperatura dell’aria inferiore a 0 °C, per poi gelare a contatto con il terreno.
In altre parole le precipitazioni, nevose ad alta quota, si trovano ad attraversare un spesso strato d’aria a temperatura “calda” (+2°C, +3°C o più), quindi i cristalli si fondono e si trasformano in gocce di pioggia. A questo punto, all’arrivo delle goccioline di pioggia sul suolo, trovandosi improvvisamente ad una temperatura inferiore allo zero, restano allo stato sopraffuso. Quindi congelano solo al momento dell’impatto con il terreno o con qualsiasi superficie esposta all’aria, formando uno strato di ghiaccio sottile e trasparente, perché privo di aria, detto vetrone.
Che si intende per sopraffuso? Semplicemente quando le gocce di pioggia si trovano allo stato liquido nonostante la temperatura sia inferiore a 0°C
Il gelicidio non deve esser confuso con la brina che si deposita lentamente per condensazione sulle superfici esterne quando, in assenza di ventilazione e con umidità relativa dell’aria molto elevata, perdono calore di notte fino a raggiungere 0°C.
E la Galaverna?
Si verifica, con temperature inferiori a 0°C quando minuscole goccioline di acqua fluttuanti nell’aria si solidificano intorno al suolo o sulla vegetazione formando un rivestimento che è però opaco (per la presenza di aria), biancastro ed assai fragile. Su Wikipedia: In meteorologia la galaverna (o calaverna) è un deposito di ghiaccio in forma di aghi, scaglie o superficie continua ghiacciata su oggetti esterni che può prodursi in presenza di nebbia quando la temperatura dell’aria è inferiore a 0 °C.
Si, anche io non conoscevo nulla di tutto ciò e ci son rimasto però… a quanto pare… PER ME RESTA COMUNQUE TUTTO GAVERNA, in zeneise, coscì no fæmmo strepelli!
Figgeu, prima di salutarci, volevo annunciarvi che è arrivato: o pesto zeneize! (che ciù zeneise no se peu!)
Potete cattarvelo qui, online, oppure in Via Cesarea 21R!
Se vedemmo figgeu!
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