Avete visto cos’è successo a Barcellona? Proteste contro i turisti, ed in generale il turismo di massa!
Barcellona, meta ambita da milioni di turisti ogni anno, si trova al centro delle proteste contro il turismo di massa. Già anni fa, se ricordate, era successo qualcosa del genere, ma non in questo modo, così organizzato! 😂
Sì perché oua, dopo che tutti i principali giornali mondiali hanno riportato la notizia e leggendo soprattutto i commenti delle persone sui social, si nota come molti non abbiano idea di cosa vuol dire vivere in una città presa d’assalto. Per forza di cose l’economia del posto si adegua al momento con tutti i pregi e difetti della situazione.
I commercianti, quasi certamente ne beneficiano, ma i residenti (che sono la stragrande maggioranza delle persone in una città) no.
Vivere in un delirio del genere significa: rialzo di qualsiasi prezzo (tanto ci sono turisti che pagano anche tre volte quello che il residente è disposto a pagare) e affitti fuori da ogni logica (spesso un americano che affitta una casa vacanze / un airbnb / un appartamento, per una o due settimane, è in grado di pagare più del triplo di quello che potrebbe dare un local che vuole solo una dimora dove poter dormire e andare a lavorare).
Tutto questo crea squilibri, malumore e/o impoverimento di chi vive la città 365 giorni l’anno. Risultato? Dopo anni la situazione si incrina e si arriva ad un punto di non ritorno.
Poi ci siamo noi liguri, che invece scegliamo di rendere l’ostilità un nostro tratto caratteristico. Purtroppo esiste anche il turista che apprezza questo aspetto e ci frega, ma intanto una buona parte rallenta.
Scherzi a parte: il turismo, chiunque dotato di materia grigia lo capisce, è fondamentale per alcune città, lo è meno per altre. Prendiamo ad esempio qualche città. Venezia? È 99% turismo. Senza quello la città ha molto meno da offrire rispetto ad altre. Genova? Se non ricordo male il turismo è un 20% del pil, il resto sono aziende, porto e altro ancora. Barcellona? Onestamente non sono abbastanza informato, ma una città portuale, con industrie e aziende, avrà un rapporto si e no come il nostro genovese, ma su scala infinitamente più grande.
Barcellona registra un importante calo di residenti che, negli anni, stanno preferendo sempre più la migrazione nelle periferie. I costi sono più accessibili, per il momento, e qualità di vita è meno caotica. Certo, i chilometri al giorno aumentano, le ore di sonno si riducono, ma se una persona è disposta o costretta a tutto ciò, un motivo ci sarà, no?
Il paradosso del turismo
È il cosiddetto “overtourism”, ed in Liguria ne sappiamo qualcosa tra 5 Terre e molte zone di riviera. Un fenomeno che vuole il turismo incessante, ma al contempo non riesce a bilanciarsi con la vita quotidiana dei cittadini. Barcellona, come altre città, deve bilanciare la necessità di attrarre turisti con l’esigenza di preservare la qualità della vita dei suoi abitanti. Venezia è l’esempio finale: quanti residenti ci saranno ancora lì? Istat, nel 2018 in centro storico, ne contava solo 52 mila. A fronte di MILIONI che la visitano ogni giorno. A grandi linee Venezia rappresenta un po’ il capolinea delle città che scelgono
Liguri vs Catalani: una sfida di “ospitalità”
Qui, non possiamo fare a meno di sorridere pensando a quanto si dice spesso di noiatri. In Liguria, siamo famosi per il nostro atteggiamento un po’ “ostile” nei confronti dei turisti, ma a confronto con ciò che accade a Barcellona, noi sembrano quasi degli angioletti. È un paradosso del turismo anche questo: forse potremmo dare qualche consiglio ai catalani su come essere più “accoglienti”! Noi. Liguri. 😂
La verità è che ogni città deve trovare il proprio equilibrio tra accoglienza e sostenibilità, e forse possiamo imparare qualcosa da queste situazioni estreme.
È chiaro che servono soluzioni innovative e sostenibili per affrontare il problema del turismo di massa. Pianificazioni urbane più intelligenti, regolamentazioni sugli affitti a breve termine e una maggiore consapevolezza tra i turisti potrebbero essere passi nella giusta direzione. Costi differenti per turisti e residenti.
Il problema del turismo di massa è la maleducazione dei turisti, ma anche l’incivilta di chi ci lucra…..provate a camminare a Rapallo, con le vie interne intasate da tavolini che ti sbarrano il passo, gente che ti salta addosso per passare, i turisti sclerati (sclerate a casa vostra) che ti assaltano perché hanno fretta alle casse dei supermercati, mentre stai raccogliendo la tua spesa. Oltre a schiamazzi molesti e sporcizia dappertutto. Molti di questi ammasi di carne turistica manco sanno cos’ é la Liguria, potrebbero essere anche a Disneyland. Peggiore però è chi li incoraggia…….Hanno ragione i Catalani, turisti go home, ma anche, aggiungerei, locale datti una regolata
…in Liguria ne sappiamo qualcosa tra 5 Terre…
Wow le 5 terre sono tornate in Liguria!
Il turismo è un settore a bassa produttività: questo paese soffre da anni di bassa produttività e da più parti si parla del turismo come “petrolio d’Italia”. Belinata madornale!
Barcellona e molti altri posti ci dicono che il turismo di massa prospera la dove riesce a scaricare il più possibile i costi sulla comunità. Se non si capisce questo non si può affrontare il problema.
⁸peccato che venezia ha sempre meno abitanti s…se non ci fossero più i turisti venezia sabbia deserta….dobbiamo sempre chiederci : chi ci guadagna??? Nel caso di venezia sono le grandi società…è venezia è diventata un parco giochi…volete genova un parco giochi senza anima?? Una gardaland fittizia??
Ahahahah La gara fra i più sfigati
Ma se é dal dopoguerra che avere un appartamentino ad affitto normale in un paesino della costa ligure è mixion impossibol !!!!! E i milanesi e i torinesi adesso air B and B! Cosa vuoi imparare se son almeno sessant anni che si specula sulle case e chi non si può permettere certi affitti va in banlieue (per dirla alla franseise che fa scic, o su per i bricchi…..Lasciamo perdere…..