Selvaggia Lucarelli ha detto la sua contro una pasticceria molto famosa a Genova riguardo ad un cartello da loro esposto
Belin non passa giorno che a Zena non scoppi qualche bugna… Oua… non mi esprimo né sulla pasticceria, né su di lei (chi mi segue da un po’ sa che non scorre buon sangue tra me e lei), però… visto la portata della notizia e la quantità di volte che me l’avete segnalata nell’ultima ora specialmente su instagram, questa è una di quelle notizie in città che deve passare anche dal M.G…
Vi riporto quanto detto da lei, sotto trovate la story:
[…] Una delle più famose pasticceria storiche di Genova, […] ha deciso di non accettare più carte e bancomat. Nonostante l’obbligo. Si ricomincia a parlare di discriminazioni a caso […]
Voi che ne pensate? Vi prego di prendere un respiro e di meditare almeno 10 secondi su cosa scrivere, perché ormai è divenuta una moda dire la propria prima di accertarsi che il cervello sia collegato. A prescindere dalla tematica. Giusta o sbagliata che sia.
Quando le commissioni saranno ZERO e anche i canoni allora FORSE potrebbero avere le loro ragioni i paladini del pos. Ma ad oggi è come se volessero consumare pagando meno!!!
Giriamo le commissioni a meta tra utente e commerciante equamente. E vediamo che effetto fa ai paladini del Pos
Le commissioni fino a 10 / 15 euro sono 0. Sopra tali cifre si può trattare con la banca. C’è poi da tener presente che il POS ti evita dibandare in banca a depositare il denaro incassato (operazione che costa sia in commissioni sia in tempo perso). Il fatto di non avere quattrini in cassa poi scoraggia eventuali rapine e/o furti. Ultimo ma non ultimo un amico che ha unbesercizio commerciale e che inizialmente era contrario al POS ora guai a toglieglielo. Qualche motivo ci sarà
Che Mangini non paghi le tasse è tutto da dimostrare.
Parto così che sembro anti-pos ☺️…ma è comunque la verità.
Al contrario Mangini è da ringraziare perché consente di scegliere prima di consumare.
Peggio sarebbe stato discuterne alla cassa avendo già preso il caffè.
Mangini ci mette nelle condizioni di scegliere, il caffè è un bene “elastico” possiamo trovare una alternativa.
E la Lucarelli gli ha fatto un bel po di pubblicità…probabilmente gratuita ☺️
Posso vivere senza frequentare Mangini. Personalmente pago sempre con moneta elettronica perché mi sono stufata degli scontrini cui manca uno zero e di cui mi accorgo dopo, sennò chiedo subito l’integrazione. Un po’ di vita quotidiana all’estero ci insegna che civiltà è anche non dover avere sempre con sè il contante. E che le campagne per il contante nascondono sempre amare verità. Se non è collegato all’evasione, perché i negozianti dovrebbero avere tante remore. Le commissioni bancarie possono essere oggetto di intervento dello Stato, ma i negozianti che accettano sempre le monete elettroniche dicono che le offerte sono ampie e si può scegliere quella più favorevole. Perché loro sì e altri no? Dubbio e!!! Inoltre, da cittadina, preferisco la sicurezza di una carta che se perdo o mi viene sottratta blocco immediatamente.
Pagare con bancomat e/o carte è un modo per combattere l’evasione . Se è un metodo obbligatorio deve essere esente da commissioni .
Visto che si parla sempre a spoposito di libertà: iI clente deve poter scegliere se pagare in contati o con carta ed il commerciante deve poter sceglire che pagamento accettare. Prima o poi per combattere l’inquinamente ci imporranno pure il tipo di carta igienica e quanta usarne!! Per combattere l’evasione ci sono altri metodi ed occorre concentrarsi sui grandie evasori, non sul bar o il negozietto.Tutto il resto sono solo chiacchere e fumo negli occhi per i beoni…
Condivido pienamente. Mi rifiuto di fare acquisti pensando di avere a che fare con evasori che, grazie a me che mi sostituisco alla Guardia di Finanza, ora avranno quello che meritano! …nel frattempo, mentre io chiedo POS e digito codici per fare la giustiziera di mezzogiorno, parte l’ennesimo condono di cartelle esattoriali. Non parliamo poi dei paradisi fiscali. Ecco dove mette i proventi delle mance in nero che riceve il portapizze!!! La prossima volta, o POS oppure si può portare indietro la mia pizza!
U nu ghè problema pe’ mi. A nu ghe vaggu e pasiénsa. Cui prexi che fan se pagan quarcosa de cumisciuin i andran ‘n fallimenti…
Premesso che per lavoro devo obbligatoriamente essere in possesso del POS, con 130 miliardi di evasione fiscale forse sarebbe meglio eliminare il contante … magari provare per due o tre anni e vedere come vanno i conti dello Stato …
Basterebbe togliere completamente qualsiasi commissione sui pagamenti con carte…..
Secondo me finché le banconote e le monete non saranno fuori legge, dovremmo essere liberi di pagare con il metodo che preferiamo, così come chi ha un’attività per la quale riceve pagamenti diretti può preferire il denaro contante alla via elettronica. Ora sembra che si debba per forza schierarsi, per ogni argomento, nel partito del SI o del NO. Al di là della Luccarelli, che cavalca la moda, ma che per me non fa testo.
Tutto questo, si dice, è per combattere l’evasione. E allora, tutti lieti di pagare il caffè con la carta, “così paga le tasse anche il barista”, dando per certo che se non ci fossimo noi a costringerlo con la carta, “quello” è un disonesto che vivrebbe da nababbo alle nostre spalle. Io direi: provate, aprite un’attività e godetevi le gioie. Le gioie sono quelle delle banche, che per ogni passaggio di carta ricevono l’obolo. Sarà poco, ma è odioso. Anche una zanzara ci chiede poco, eppure…
Sicuramente è corretto evidenziare il tipo di pagamento richiesto prima di erogare il servizio. A volte la scelta non è data, ma non dai commercianti: ci sono stazioni ferroviarie con sole biglietterie elettroniche, che non accettano contante. Secondo me è scorretto obbligare all’uso della carta elettronica. Ad esempio, in caso di furto/smarrimento/danneggiamento, avremo immediatamente un duplicato? E nel frattempo non potremo nemmeno chiedere l’elemosina, non avendo il POS.! Ecco cosa mi farò regalare per Natale, un bel POS. E ne darò uno anche a mio nipote, così potrà prendersi il gelato con la sua bella prepagata.
Applausi Daniela ! Condivido tutto.
Brava, ben detto.
È anni che Mangini non accetta pagamenti con il pos è proprio alla Lucarelli glielo avevo segnalato in agosto
Verissimo
Ultimamente, purtroppo per esperienza personale visto che ha voluto sparlare di un’iniziativa che porta avanti una mia amica carissima, credo personalmente che si esprima per luoghi comuni e con molta superficialità, non do credito a ciò che dice, mai una parola positiva sempre critica! Personalmente credo che chi assume un tale atteggiamento non sia una bella/buona persona .. .quindi più lontana possibile di chi vuole un mondo migliore.
Boh… Dov’è il “caso”?
Mangini, solo a guardare le vetrine, devi impegnare sulla parola un rene. Se sai questo è conosci un minimo di italiano, sai che NO vuol dire NO. Non NO, che vuol dire Si. Quindi: non accetti carte e bancomat? Pace. Vado altrove. Per tutto. Non sono uma banca, non è colpa mia. Libero tu, ma libero anch’io di poter scegliere come pagare. Per cui, amici come prima e arrivederci.
Che poi, se non ho capito male, la commissione delle banche è l1%. Su 2 € sono 0,02 centesimi. 4 lire. Sarà che non faccio il commerciante, ma non mi pare chissà che cifra. Paragonata, per dire, ai 2.5 euro (5000 mila lire), che si prende la mia banca quando il bancomat non funziona. ..
Scusate il pippone, ma sembra di parlare del sesso degli angeli…
Buona serata a tutti.
Mi è partita una è che non ci doveva stare. Scusate.
Guardi, di una cosa siamo pressochè certi… del fatto che non vi sia chiarezza sui costi dei pos e sul valore delle commissioni (ovviamente abbiamo anche i costi di attivazione e i canoni…) . “Banca Sella applica una commissione dello 0,95% sui circuiti internazionali, incluse carte business, e dello 0,45% su PagoBancomat. Poste Italiane invece presenta una commissione che va dal 2,8% al 4,5% a seconda del circuito utilizzato, per una cifra massima che va da 1,80 euro ai 3,80 euro.” eccetera. Io sono titolare di due partite iva e le assicuro che se uno paga tutto e si “comporta bene” viene sistematicamente dissanguato dallo stato prima (leggi agenzia della entrate) e “altri soggetti” poi (poste, banche, assicurazioni, enti di certificazione eccetera). Poi ci sono le carte di credito. Anche in questo caso difficilmente le commissioni si fermano all’uno per cento. Oggi il proprietario di un bar o di un locale di analoga tipologia deve fare molto bene i suoi conti… per arrivare a fine mese. E un centesimo moltiplicato per 1000 caffe’ diventa 10 euro. 4,5 centesimi moltiplicati 1000 caffe’ diventano 45 euro. Se uno naviga nell’oro, nessun problema, se uno deve badare più strettamente ai propri conti preferisce i contanti. E posso dirle, da cliente di Mangini (purtroppo solo occasionale, ma quando sono a Genova per lavoro faccio il possibile per andarci) , che i prezzi di Mangini sono molto simili a quelli di un “normalissimo bar” , e Mangini, essendo un Locale Storico d’Italia, sicuramente ha dei costi legati al mantenimento del locale diversi da quelli di un normale altro locale. Comunque, d’accordissimo con lei, il cartello c’è, se non mi piace, vado altrove. Ma un giorno ho assistito ad una discussione francamente spiacevole. Un avventore ha preteso di pagare con carta, dopo avere consumato e dopo avere visto il cartello (ha detto lui di averlo visto) . Quindi, perchè polemizzare e non scegliere un altro locale ? Siamo in democrazia ? Se ho un locale, posso scegliere di perdere clienti dato che non voglio diavolerie elettroniche costose ? A quanto pare, no, non posso farlo . Devo dotarmi (leggi : devo pagare una sorta di pizzo a qualcuno) di un pos. Pagandolo. E versando una goccia del mio sangue ogni volta che vendo un caffe’. O una caramella. …libertà vo’ cercando….
Se stessi a Genova ci andrei in taxi ( quello giusto…) , a prendere un po di bignè…
Selvaggia ha ragione, ma Mangimi ha deciso da tempo di non omaggiare le banche, sarà un suo rischio non accettare le carte, il cliente prima di entrare è avvertito dal cartello e quindi potrà decidere di andare in un altro luogo di ristoro.
…dimenticavo… selva’, non è l’effetto meloni, per Mangini. Mangini il cartello ce l’ha da mesi. Immagino che selvaggia scriva su Mangini per due motivi : uno è che per selvaggia dare addosso alla destra per sempre e nonostante tutto è quasi un obbligo morale, anche quando la destra ha palesemente ragione. L’altro è che selvaggia vive di polemica e quindi anche in questo caso ha aperto bocca. O meglio, ha usato i polpastrelli.
Tempo fa sono stato da Mangini, quando vengo a Genova per lavoro se posso ci vengo a pranzo o anche solo per un caffe’. Locale stupendo. C’era già il cartello esposto. Un cliente, persona anziana, ha insistito per pagare con carta. Ha insistito non poco. Mi chiedo…se c’è il cartello, perchè consumare per poi insistere per pagare con carta ? La mia impressione ? Per “creare il caso”. Per far passare un po’ il tempo. Con tutti i locali che ci sono a Genova puoi anche andare da un’altra parte. Poi c’è selvaggia. lucarelli. Cosa vuoi dire su selvaggia ? Per quanto mi riguarda, anche no, la selvaggia. Ogni tanto gliene scappa una giusta, ma per la maggior parte, meglio cambiare canale, se la vedi. Spiace dire cosi’, ma non se ne puo’ più, di selvaggia. Ballando con le stelle puo’ piacere o no, ma da quando c’è lei, meglio cambiare canale subito. Su Mangini…vabbe’ è un Locale Storico d’Italia, spero che Mangini non voglia perdere tempo a commentare i commenti di selvaggia.
non amo molto la Lucarelli, anzi la odio, ma finche’ la finanziaria non sara’ legge dello stato PURTROPPO ha ragione lei …
Quando le commissioni saranno azzerate e le spese del pos anullate, potete mugugnare ma così come’ è solo un regalo alle banche.