La sera, prima di chiamare la pizza (specialmente se piove) leggetevi questa “bibbia”.

[✍️ Storia di un Portapizze prima dell’avvento di Justeat & Co… ma da allora non è che sia cambiato molto, anzi…]

Dalle 18, per strada a Genova, guardatevi attorno: avrete notato ormai come aumenti la presenza di moto munite di borse gialle/blu/rossi o cassoni metallici.

In una città fatta di salite, creuze e scalinate i giovani V.E.L. si armano di moto e partono alla consegna!

Inizia la “Notte dei portapizze.

In una delle città più moto-munite d’Italia, i Veri Esemplari Liguri hanno trovato ovviamente un modo per guadagnarci qualcosa…

Portapizze è il termine popolare erroneamente generalizzato per tutti coloro che fanno consegne d’asporto. “RIDERS” come va di moda da qualche tempo.

D’altronde avete mai sentito dire “sono un portacinese?” Se lo diceste a Genova probabilmente qualche vegetto chiamerebbe subito la polizia pensando ad un sequestro di persona (cinese).

Pioggia, neve, vento, gelo, alluvioni (purtroppo) il portapizze lavora e… impreca.

Fra i 18 e 30 anni circa, chi più scafato chi meno, ma tutti sulla stessa barca, ops, moto! (Anche se nelle serate di burrasca diventano più barche che moto, ma questa è un’altra storia…).
Un portapizze spesso entra nel giro per “conoscenze” e, il primo periodo, viene affiancato dall’amico o dal più anziano. Voi direte “addirittura un affiancamento iniziale?”. Non è un mestiere semplice e dipende anche dalle zone dove si consegna. Per non parlare dello stomaco – e del conseguente stato d’animo – del cliente…

Aggiungici poi che, a Genova, abbiamo un sistema civico unico in Italia (qui puoi leggere a riguardo, per farti un idea del delirio!) ed il gioco è fatto!



Immedesimiamoci del pivellino alle prime armi.

Inizierai affianco al Maestro che sarà colui che ti aiuterà inizialmente: è quello più veloce, il più bravo, guida con una mano, mentre con l’altra legge la consegna, saluta la gente e parla al telefono con un altro portapizze che non trova il civico 6 Rosso-Cancello BIS (qui la guida sui civici a Genova). Attenzione: veloce non significa che sfreccia a 100 km/h, anzi! Specialmente più invecchi, più vai piano perché tanto… farai comunque più consegne del pivello che impenna alle prime armi.

Tu, invece, sei nel locale, intimidito, con un bellissimo stradario in mano super usurato che riporta ancora la viabilità del 78′. [edit: ormai questo pezzo dello stradario è diventato obsoleto 😔]  Finché all’improvviso arriva la comanda: foglietto alla mano, indirizzo impronunciabile e sconosciuto, moto in sella e via!
Spesso parti per 1-2-3 pizze al massimo e speri tutta la sera nella consegna enorme, il jolly, così chiamato. Già, perché non molti sanno che si viene pagati, spesso, a numero di pizze consegnate (solitamente 50 citti l’una) e non sempre il posto è dietro l’angolo… Va detto che ci sono anche altri modi di pagamento, ma quello qui spiegato è uno dei più comuni!
Un’altra fonte di guadagno sono le mance (circa il 50/60% del totale della serata a volte) e, purtroppo, in Italia non è “uso” dare la mancia, quindi sta tutto nel buon cuore dei clienti.

Dopo anni posso anche dirvi con assoluta certezza: quanto più il cliente è alla mano, umile e soprattutto non… “naviga nell’oro”, quanto più alta sarà la mancia. Scordatevi mance clamorose (o scordatevela proprio) se consegnate in ville o zone benestanti.
Non è una regola, ma purtroppo varrà in un buon 90% dei casi.

Arriviamo al momento della consegna(Gira pagina)