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r fieri del nostro Giannina Gaslini!
Ma in quanti conoscono la storia di questo ospedale? Quando fu fondato, da chi e perché?
A Genova, il 13 Febbraio 1917, moriva di peritonite Giannina Gaslini, una bimba di 11 anni, appartenente ad una famiglia molto nota e benestante. I suoi genitori vollero che da quel dolore nascesse, in suo ricordo, l’Ospedale Pediatrico “Giannina Gaslini”.
I Gaslini impegnarono i loro averi per costruirlo, attrezzarlo all’avanguardia e farvi lavorare i migliori medici e ricercatori. Da allora ha continuato a curare e salvare i bimbi da tutto il Mondo.
I primi passi.
L’idea dei Gaslini si concretizza nel 1921 quando prende contatti con il presidente degli Ospedali civili di Genova, Sig. Moresco. Il suo progetto sin dall’inizio è quello di costruire una struttura dedicata alla “cura, difesa e assistenza dell’infanzia e della fanciullezza“.
Per varie complicazioni, soltanto nel 1938 ha luogo, a Palazzo Venezia, un’udienza interamente dedicata all’Istituto, dove presenziò Benito Mussolini che ne prese a cuore la nascita, partecipando anche all’inaugurazione prevista, per il 15 maggio.
Gerolamo Gaslini e la moglie Lorenza decidono di finanziare quest’opera come impegno per sostenere la sanità e sperare che la sorte della figlia “sia evitata a tutti i bambini e fanciulli“. Gaslini si dedica tanto a quest’ospedale che verrà definita come la sua Passione. È un impegno che lui stesso decide di prendere, mettendo in campo tutte le sue conoscenze e le sue capacità finanziare e imprenditoriali, risultando un vero innovatore in un campo fino ad allora estraneo a lui, quello sanitario.
La struttura viene inaugurata il 15 maggio 1938 e già l’anno seguente viene riconosciuto come l’ospedale pediatrico di prima categoria. Durante la seconda guerra mondiale, oltre a continuare la sua normale attività, l’ospedale si presta anche per la cura dei feriti di battaglia.
Da allora il Gaslini prosegue la sua “missione” inanellando molti successi. Sempre là, subito dopo Sturla. Quando passi, un’occhiata ce la dai sempre, come volessi star certo che Lui ci sia ancora, perché, in fondo, è per tutti noi un motivo d’orgoglio…
Infatti le cose sono andate proprio così, imposto da mussolini perché gaslini aveva evaso le tasse e altro..
Poi dedicata alla figlia, morta di peritonite .
Comunque per fortuna che ora c’è
Lingrazio di cuore l’istituto ospedaliero Giannina Gaslini che c’è..per aver salvato mia figlia e .lingrazio tutte le persone che ci lavorano…a le polemiche mi fanno schifo…
L’ospedale Gaslini è nel mio cuore. Sono stata ricoverata per cinque mesi nel 1957 quale paziente poliomielitica. Ho subito diversi interventi che mi hanno consentito di camminare.Ricordo ancora bene il primario prof. Pais e il dott.Baruffaldi. Ho solo pensieri positivi nei confronti di quella struttura e non mi interessano le eventuali polemiche.
da piccola andavo ai bagni Liggia e con la mia Mamma, guardando la mole incombente dell’ospedale, facevamo sempre un pensiero e una preghiera per i bambini ricoverati, che non potevano godersi il mare. Ha accompagnato tutta la mia infanzia.
Mi risulta che i Gaslini lasciarono alla fondazione gaslini, che gestiva l’ospedale, anche alcune aziende che sarebbero servite a finanziarlo negli anni avvenire. Me lo confermate, sarebbe interessante approfondire anche questo, dà ancor più onore ai Gaslini.
5 anni della mia vita al Gaslini, dal 1960 al 1965, mi hanno salvato una gamba. Cura sbagliata a Piacenza che se l’avessi continuata mi avrebbe portato all’amputazione.
C’è sempre qualcuno che deve trovare il pelo nell’uovo ma x favore ringraziamo che ci sia questo ospedale e io li ringrazio di tutto cuore perché hanno salvato mia figlia quindi perché nn la piantate con le polemiche.
Non trovate sempre una polemica sulla nascita dell’Istituto, ringraziate solo che ci sia e cercate di sostenerlo sempre.
IO SONO GENOVESE, E SONO STATO IN CUELLO OSPITALE PERCUE MI SONO CADUTO DI UNACASA E AVEVO 3 ANNI, FORSE SE CERCATE NELLA STORIA TROVARETE IL MIO NOME E COÑONE. MI CHIAMO. ORRU MARCO FIGLIO DI MARIA CADILI E ORRU ANTONIO.
Per quanto mi risulta la costruzione del Gaslini non fù un atto di altruismo filantropico ma un obbligo imposto. Inutile rinvangare il passato, utile essere precisi per amore di verità.
Più che un’ imposizione dicono che sia stato uno scambio con Mussolini: io ti dò la concessione per importare l’ olio libico. e tu costruisci un’ ospedale, ancora oggi vanto di Genova e dell’ Italia. Credo che tutti ci abbiamo guadagnato, magari fosse così ancor oggi, dove tutto è “personalizzato e privatizzato”….