Ma… non avevo dubbi! E la cosa divertente in tutto ciò… è che siamo solo alle 8 del mattino e c’è gente in coda dalle 5!
DOPO SETTE RIDICOLI RINVII, ecco l’ennesima belinata. Da oggi non dovevano esserci due corsie in tutta la liguria è lo “STOP AI DISAGI”?
Eccovi lo stop ai disagi… E ancora una volta parleranno le immagini pubbliche, nessuna narrazione. Solo fatti…
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State ben accorti: alcune sono code generate sia dal traffico nel capoluogo, ma altre sono principalmente create dal tappo che creano zone limitrofe, a una corsia, ancora messe sotto torchio dai lavori. Un esempio? La A10.
[Aggiornamento ore 09:00] Attualmente 4 km in A7, 5km in A10, 2km in A12, 2km in A26. Ripercussioni di traffico a Ponente e in corso Europa… To be continued
Se vedemmo alla prossima burla… in coda…
Immagine copertina Andrea Beverino dal gruppo Autostrade Chiare
Direttamente dal Secolo XIX
“Genova – La «narrazione» non è ancora arrivata al lieto fine. Sarà superato anche l’ultimo termine – la data di oggi – fissato pochi giorni fa alla Camera nel question time dalla ministra Paola De Micheli, per «il ripristino di normali condizioni di viabilità sulla rete autostradale della Liguria».
Ma almeno da oggi non sarà più obbligatorio uscire dall’autostrada – in orario diurno – per le chiusure di interi tratti: le gallerie che resteranno chiuse sono tutte in punti dove è possibile effettuare uno scambio di carreggiata.”
Come la Ministressa aveva promesso da oggi tutte le autostrade hanno 2 corsie.
Che le 2 corsie non siano nello stesso senso di marcia ma una in un senso ed una in un altro, è puramente irrilevante.
Che da Varazze ad Arenzano (5 km) servano solo 2 ore e 15 minuti è solo questione di traffico e di gente non responsabile che non fa partenze intelligenti.
Al massimo la colpa è solo di ASPI, brutta e cattiva (e senza dubbio lo è), che non ha mai fatto i controlli tradendo la fiducia che i poveri controllori del ministero, vessati dal troppo lavoro per poter controllare davvero qualcosa, avevano riposto in loro.
Non voglio difendere Aspi, è indifendibile, ma il ministero mi sembra tanto il bue che da del cornuto all’asino.