La ragione risiede nell’alta concentrazione di aree forestali rispetto alla superficie regionale . 🌲🌳🌴🌵
Attenzione, il titolo l’ho dato io, ma potrebbe non esser “corretto” secondo qualche addetto ai lavori. Potrei aver usato un termine non adatto, ma me ne batto il belino lo stesso, è la sostanza che conta.
Lo studio del ISPR Ambiente, riguarda il quinquennio 2012-2017 e ha analizzato anche altri parametri, come copertura erbacea e superfici arbustive.
Il link al report completo ve lo lascio qui di seguito, è interessante:
Stando a quanto riportato (per motivi di Copyright non vi riporterò gli screen diretti dal report che tanto ve l’ho linkato qui sopra): “ La superficie arborea percentuale maggiore (80,75%, +34,81 punti percentuali rispetto al valore medio) si trova in Liguria, mentre in Calabria lo scostamento è di 21,02 punti percentuali e in Toscana è di 14,90 punti percentuali; in Veneto la superficie arborea percentuale è sotto la media nazionale (29,57%, -16,43 punti percentuali sul valore nazionale); questo è dovuto all’elevata concentrazione di aree forestali rispetto alle superfici regionali della Liguria, della Calabria e della Toscana e a una bassa concentrazione di foreste rispetto alla superficie del Veneto.
Gli arbusti occupano il 13,91% della superficie sarda (+9,3 punti percentuali rispetto al nazionale), mentre le superfici erbacee percentuali sono maggiori rispetto alla media nelle Marche e nell’Emilia- Romagna (rispettivamente +16,88 e 13,96 punti percentuali) e minori in Liguria (-30,51 punti percentuali).
Infine, le Regioni con una concentrazione maggiore di acque e zone umide rispetto al valore medio nazionale sono Veneto e Valle d’Aosta, con +4,13 punti percentuali per il Veneto e +2,74 punti percentuali in Valle d’Aosta, mentre le concentrazioni minori si trovano in Liguria (-1,30 punti percentuali), Basilicata (-1,04 punti percentuali), Calabria (-1,16 punti percentuali) e Sicilia (-1 punti percentuali).
Foto copertina: Gianni Crestani
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