ATTENZIONE LEGGI BENE TUTTO PER CAPIRE DI CHE SI TRATTA.
Lezione serale #8 “Perchè t’impari un pò di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..”
A Grande richiesta vi porto Anghæzo.
Innanzi tutto mi permetto di correggervi (grazie ad un dizionario valido) che si scrive Anghæzo e non con la S (che ovviamente vien fuori dalla pronuncia). Questo ve lo appunto siccome per messaggio e commenti, spesso ho letto angheso/u. [Da ora lo scriverò Anghezo perché non ho que’ di sostituire ogni volta lettere non presenti sulla tastiera] . Anche voi foresti che leggete avrete capito che per l’ennesima volta vi trovate di fronte ad una parola che ne va a comprendere altre 200. Tipicamente, se inteso per un oggetto sta a significare una cianfrusaglia, bègola, un arnese inadatto per quello che vogliamo imbelinare, in generale qualcosa che ha poco valore. Altro sinonimo è “ravatto” (sottile differenza= quest’ultimo è più specifico di anghezo, quindi solo chi ne comprende il vero significato sa quando, dove usarlo e quasi tutto fa il contesto del discorso). Basti pensare che l’utilizzo della parola “ravatto” su una persona è un uso improprio perchè appunto ci si dovrebbe rifare ad anghæzo. Foresti… inutile dirlo, “anghæzo” mollatelo e non provateci nemmeno.
Pronuncia: Il V.E.L può scegliere se dire “anghèso/anghèsu”… diciamo a proprio piacimento. La S non è da pronunciarsi pura come quella, per esempio, di “paSSione”, ma dovete usare la S di “parenteSi”.
Quindi, come anticipato, se vogliamo usarlo con una persona, vi lascio alla definizione del vecchio dizionario di casa dell’800: “uomo tardo, imbecille, incapace, che ha difetti, vizii, che vale o serve a poco.” Insomma, sicuramente non si facevano molti problemi a definire un abelinato d.o.c.
Penso che da questa lezione ne nascerà un dibattito acceso siccome vi sono due scuole di pensiero: chi vede ravatto e anghæzo come la stessa cosa, chi ne da due interpretazioni diverse. Non ho la pretesa di sapere quale sia la corrente giusta e credo che ormai la verità non si saprà mai!
Se vedemmo figgeu
Molto utile
Ricordo un Meraviglios “Craxi Anghesu, scritto sulla strada dei Piani di Praglia negli anni ’80…
Io ravatto su persona l’ho sempre sentito ed usato in senso fisico, del tipo che è malconcio per l’influenza o che ne ha sempre una tipo il dolorino di qua o l’acciacco di là… Ecco forse è acciaccato l’accezione più corretta. Invece nel significato di anghæzo, sempre usato il classico nescio..