LA CIRULLA

Figgeu! Quanti di voi ci hanno giocato, ci giocano e quanti di voi hanno “esportato” la cirulla al di fuori della Liguria?


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La cirulla è qualcosa di incontrollabile: hai un mazzo in mano e una “vittima” vicina?… Non puoi resistere: “Cirullina?” ammiccando e porgendo il mazzo in avanti. Stiamo parlando di uno di quei giochi fondamentali che hanno retto e reggono ancora intere giornate di noi V.E.L, dai circoli di vegetti, ai zuvenotti al mare. Foresti, sappiate che il Vero Esemplare Ligure che si rispetti conoscerà la Cirulla da prima ancora del Padre Nostro.

Alcuni di voi si staranno chiedendo: cos’è la Cirulla? È uno stile di vita: se hai culo bussi che è un piacere, se sei sfigato buschi che è un piacere, a volte pure “da 10”.
Tranquilli, a molti tutto ciò non dirà nulla, ma oua arrivo a spiegarvi. Stiamo parlando di un gioco di carte di origine ligure, per certi versi simile alla Scopa. Una data di “creazione” non c’è, ma si tratta di un gioco molto antico, nato in liguria per poi esser esportato in tutto il territorio italiano.

Se qualcuno di voi ha avuto a che fare con un Vero Esemplare Ligure (VEL) con in mano un mazzo di carte,  vi avrà per forza proposto una partita a Cirulla o “CIAPACHINZE” (tradotto: acchiappa quindici).

Sappiate che non vi ha proposto nulla di losco, nulla di sconcio. Vuole solo giocare a carte con voi. Anzi… se ci pensate bene: È un tentativo di socializzare, quindi dovreste esser grati che vi abbia come così tanto. No, non sto esagerando: il V.E.L è conscio del fatto che, se sei foresto, non saprai sicuramente di cosa si tratta e quindi dovrà passare i successivi 15 minuti a per spiegarti un gioco, per lui, più noto della tabellina del 2. Quindi: Se, d’ora in poi, trovaste un foresto che non conosce il nostro mitico gioco, aprite il Mugugno Genovese e mostrategli quello che sta per seguire.

Ora ti chiamerò un V.E.L “cavia”, tu siediti qua, a questo tavolino ed aspetta. Ti lascio qui accanto un mazzo di carte, ma non aprirlo.

STEVAAAA VEGNI CHI CHE GHE DA INANDIÂ UN ATRO ZUENO A-A CIAPACHINZE!”

Arriva il VEL, Steva. Si ferma davanti al tavolino, ti guarda. Sbuffa e mugugna belin devo proprio farlo io?“. Poi, facendo spallucce, si siede e ti fissa con sguardo stanco e schifato, inclinando un po’ la testa perplesso.

LA SPIEGAZIONE AL #FORESTONEGATO.
“Seguimi passo passo, perché ce n’ho per il belino di spiegarlo più volte. Piggia un mazzo. Levici 8,9,10 di ogni seme. Togli jolly e tutte quelle belinate là. Oua remescialo per bene così facciamo la prima mano a carte scoperte.

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