Il Brandacujun
Eccoci oggi di fronte ad una ricetta tipica della riviera di Ponente. Deve il suo nome al termine “brandare“, dal verbo provenzale che vuol dire “scuotere”. Sulla seconda parte del nome invece state quieti! Abelinati! Ci sono varie storielle. Una racconta che il compito di scuotere la pietanza era affidata al “cujun” della famiglia, che si accollava l’ingrato compito. L’altra associava il cujun all’uomo di casa che si occupava di brandare la preparazione, scuotendo la pentola tenuta sulle ginocchia e scivolando quindi con le parti basse.
Prima di cominciare, come sempre vi informo che: puoi contribuire anche tu per il Mugugno Genovese! “Premiare” il tempo dedicato per la gestione di tutto l’ambaradan e la preparazione dei piatti! (Belin facciamo la spesa apposta per il MG e poi facciamo anche la fatica di assaggiarli prima di proporli!). Eccovi un metodo sicuro e rapido per chi volesse supportarci liberamente! Basta cliccare sul seguente bottone e offrirci una slerfa a tua scelta in tutta sicurezza! Se pensi… tutto questo è aggratis!
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Ingredienti:
- 700 gr stoccafisso già ammollato
- 400 gr patate
- 1 spicchio d’aglio
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- 30 gr di pinoli
- succo di limone
- 1 bicchiere di olio extravergine d’oliva (meglio se oliva taggiasca)
Cosse da fæ:
- Sbucciare le patate e lasciarle a bagno in acqua fredda con poco sale per circa 30 minuti
- Mettere lo stoccafisso tagliato a pezzi in una pentola con acqua fredda, coprire con le patate
- Fare bollire fino a quando le patate non saranno cotte (20/30 min)
- Scolare tutto
- Pulire lo stoccafisso, togliendo pelli e lische sminuzzarlo con le mani
- Schiacciare le patate
- Preparare un trito con il prezzemolo, in pinoli e l’aglio, aggiungendo olio e succo di limone
- Rimettere lo stoccafisso, le patate e il trito nella pentola. Aggiungere un poco di sale
- Coprire con un coperchio
- Scuotere la pentola (tenendo assicurato il coperchio) dall’alto in basso e con movimento rotatorio. (branda, cao mae cujun!) Fino a che non assume la consistenza di un purè.
- Servire tiepido
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Un metodo usato in casa M.G. è servirsi del robot da cucina con le fruste (quello che si usa per montar la panna) e montare il composto fino a che non si raggiunge la consistenza voluta.
Se vedemmo zueni e buon appetito!
fate venire fame siete fantastici grazie x le vostre ricette
Il significato vero è relativo al fatto che si brandava in piedi e quindi la pentola si trovava all’altezza dei coglioni… Il movimento che si deve dare deriva dal movimento del mare: era un piatto che i pescatori preparavano sulle barche… Questa la spiegazione di in anziano del posto che faceva un brandacujun da urlo e mi ha insegnato a farlo. Io brando in una pentola a pressione (l’unico motivo per cui l’ho ancora), così il coperchio è stabile.
Complimenti