O Sciû Baglioni, ieri era a Zena insieme a Gianni Morandi. In attesa del concerto che, insieme, hanno tenuto al 105 Stadium, sui social hanno messo una foto a testa riguardante il loro passaggio tra noîatri. Gianni a Boccadasse, Baglioni a Principe… Quest’ultimo, su Facebook (Il suo post QUI), ha dedicato un pò del suo tempo per esprimere ciò che prova ogni volta nel venire a Zena!
E devo dire che ha toccato dei punti per cui si capisce che la città l’ha visitata per davvero: I vicoli, gli assalti di architettura con le forme ardite (sei stato poetico, noi qui avremmo già perso la pazienza), gloria, ferite, grande passato e pure i suoni della nostra cantilena… Per finire con la frase che mi piace più di tutte:
Questa città è il porto da cui si parte senza andar via.
(Caro mio, questa frase finale, sappi che te la ruberò sicuro!)
Questa città è un ottovolante.
Un intrigo di ponti e sopraelevate.
E ogni volta una nuova emozione
salta dal cuore alla testa
dalla pancia alla gola.
Questa città non ha un angolo
che sia uguale a un altro.
Una sorpresa continua e mischiata
tra gli stretti vicoli antichi graffiati
con le case quasi a toccarsi
e gli assalti d’architettura di oggi
con le forme e le tinte più ardite.
Questa città non ha le pianure.
Il mare s’infila nel territorio sinuoso
e le montagne cadono in acqua.
Palazzi e navi giganti si alzano su
nell’identico quadro di bianco e di beige.
Questa città ha gloria e ferite recenti.
Ha grande passato e attesa dell’avvenire
in un gioco del tempo
in cui passa ogni volta dal via.
Questa città ha musica e suoni suadenti
come le cantilene del suo dialetto.
Come un raggio che asciuga la pioggia
come una goccia che cade sul sole.
Questa città è il porto da cui si parte
senza andar via.
Scignorîa Baglioni, grazie e se vedemmo!
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