Continuiamo il nostro viaggio nella zeneixitae…
6- Pesto, quello vero.
Se sai cercare a Genova trovi quello autentico. Quello per cui, molti turisti, rientrano dalle vacanze con Kg e Kg di vasetti verdi. Purtroppo mi dispiace deludervi: potrete portare via tutti i vasetti che volete, ma non potrete mai avere il pesto come “resta” qua! Mi spiego meglio: mi è capitato di portare il pesto in “regalo” ad amici fuori Liguria e… puf: cambia colore, diventa più forte e scuro… Direte voi: Hai portato del pesto cattivo, conservato male! Vi inviterei ad assaggiare quello che faccio in casa, coltivando il basilico sul poggiolo, (lo stesso che regalo agli amici) per farci, subito dopo, una risata, ripensando ad uno di quei barattoli di finto-pesto… Sarà l’atmosfera, la pressione, il clima, sta di fatto che al 90% dei casi, il pesto, vi cambierà sapore ed aspetto una volta “espatriato”. Dai, va ben, ti do anche la ricetta del pesto, solo per stavolta: RICETTA QUI
7- Colori delle case
Già, per noi è cosa normalissima, per molte altre città no! Questa particolarità mi è stata fatta notare da un’amica sarda. Si parlava di Camogli ed è saltato fuori il discorso, generalizzandolo poi su tutta la Liguria. Noi lo diamo per “scontato”, ma le case così colorate sono una caratteristica della riviera ligure. Il vostro pensiero, da VEL, sarà subito “belin ma sai che brutto tutto monocolore, o “spento”?” Eppure, a quanto pare altrove è così… (sicuramente non ovunque, ora si generalizza! Mi pare ovvio)
8- Vestiamo di BLU
Vi starete domandando: si è rimbelinito all’improvviso? No, cari miei. Questa curiosità, mi è stata segnalata da molti amici e studenti fuori sede. Noi vestiamo BLU. Non sempre, ovviamente, ma molto più spesso di quanto potremmo pensare. Una foreste: “Dalle altre parti prevalgono il nero, il grigio o colori belli accesi… Qui vedo quasi sempre blu e verdone.“… E io: “ma va, figuritæ!” e nel mentre, mi è stato fatto notare il mio abbigliamento: Jeans scuri e una camicia a quadri blu e verdone… O bello segnu cao, mi sa che non aveva tutti i torti!
Fateci caso anche voi, girando per strada… Belin, non me l’ero mai data!
9- La Maccaia!
Potremmo definirla un po’ la “nostra nebbia“, giusto per venirvi incontro, farvi sentire meno tristi nel vostro grigiore padano, ma…. NO, non c’entra nulla con la Nebbia. La maccaia, a volte, è una fortuna; d’inverno ci salva dal gelo e temperature bassissime che, sul mare, accuseremmo molto di più rispetto alla pianura! A volte invece, è un vero incubo, specialmente d’estate con quel debole vento caldo, ristagnante che genera AFA. Quando arriva la Maccaia, in città si registrano mugugni a livelli stratosferici, fummasci costanti e sccioppon de fotta a ripetizione! Per fortuna non dura molto, ma per chi non l’avesse mai provata prima, l’impatto sarà devastante…
Qui, comunque, ne abbiamo parlato più approfonditamente e spiegato in ogni suo aspetto: MALEDETTA MACCAIA
–EXTRA: I numeri civici!
Un’extra che non starò a spiegarvi, poiché ne già abbiamo parlato ampiamente,(QUI => I Numeri Civi, Rompicapo Genovese) Vi consiglio, spassionatamente, la lettura dell’articolo, che potrebbe venirvi molto utile nel caso veniste a visitarci! Avvisati!
Scignoria, questi erano alcuni punti che mi sono stati suggeriti da amici “stranieri”, gentilmente “prestati” alla causa… Nei commenti sarebbe divertente trovaste altre cose “tipiche” che avete notato solo in Liguria!
EXTRABIS?
IL CANNELLO DI ZOLFO IN FARMACIA!
Ah, belin dimenticavo! Concedetemelo: qui sotto, se vuoi, puoi contribuire anche tu al pagamento del dominio annuale del Mugugno Genovese!
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Se vedemmo zueni!
Sono nato Torino,ho vissuto nel Veneto , in Emilia in Toscana, ora risiedo a Quinto ( quella foto con spiaggia di sassi e la mia) non esiste niente di più bello che questa parte di Genova , faccio due passi e sono Nervi, ( Parco , passeggiata Anita Garibaldi,) non desidero niente di più al mondo se non di poterne godere ancora un po’. Viva la Liguria Viva i genovesi, un grazie a tutti.
ho portato un americano a fare un lungo giro nel centro storico e alla fine nel pomeriggio mi ha detto “quante pietre ci sono in questa città!”.
Troppo bello e tutto vero ma la nostra città non la cambierei
Bello
Nell’elenco di avversità che deve affrontare il ciclista ti sei dimenticato la Tramontana! Quella bella asciutta e gelida, che oltre a farti venire la polmonite, in bici ti sposta di 15 m!
Per completare il vestiario tendenzialmente blu non si può non ricordare che blue jeans significa letteralmente blu di Genova…
Bravi. Una volta un mio amico romano mi ha fatto notare che a Genova sono tutte “Salita ….” ci fosse mai una strada che si chiama “Discesa….”….quando si dice l’ottimismo
Articolo bellissimo , una cosa che abbiamo solo noi ,sono i cannelli di zolfo che usiamo per togliere i così detti colpi d’aria
Non dimenticate in”trompe l’œil” , cioè lê finestre finte sulle facciate delle case!
Ma perché siete così sempre di cattivo umore è sempre imbronciati e molto bruschi nelle risposte verso i turisti,? Non è che vi frustiamo ci portiamo un bel po di euro e non è che siete a buon mercato ..chiedo per un amico
Sto piangendo (vero) leggendo. Io. Emigrata in Danimarca perché la mia citta non mi dava neppure un lavoro. Ma la mia Genova è nel cuore. Sempre.
Il trauma dei miei amici foresti è stato il doppio portone delle case in collina( in oregina o al righi ce l’hanno la maggior parte dei palazzi), uno dal tetto se arrivi dall’alto è uno a piano terra se arrivi dal basso. Spiegalo ad un piemontese.
Articolo fantastico!
Vorrei contribuire aggiungendo che a me è stato fatto notare da amici siciliani come nei panifici (e focaccerie!) le commesse si rivolgano spesso ai clienti con appellativi tipo “stellina” o “bella stella”.
Ora che vivo fuori da Genova ci faccio maggiormente casa e, in effetti, essere chiamato così quando vado a comprare il pane un po’ mi manca XD