AUGURI CARLOFORTE – BUON ANNIVERSARIO

Quest’anno la Pasqua coincide con la fondazione di Carloforte: 284 anni fa i primi coloni misero dimora in questo incantevole paradiso terrestre baciato dal mare e dal cielo.

Dopo 5 secoli, lingua, tradizioni, architettura, culinaria, sono rimasti intatti, senza significativi scostamenti.
Il fatto singolare é che i fratelli di Carloforte e di Pegli e, piú in generale, i liguri tutti, ancora oggi hanno saputo mantenere vivi i contatti, coronati da un grande senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia.

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Di – Roberto Petruzzo, CC BY-SA 3.0, Collegamento

Gli abitanti di Carloforte conservano ancora intatto il dialetto dei loro avi liguri che per il comune passaggio nell’isola tunisina di Tabarka è detto tabarchino.

I suoi abitanti partirono nel 1542 da Pegli, oggi quartiere di Genova, giungendo da Pegli stesso e dai vicini paesi della riviera ligure, e al seguito dei Lomellini, si insediarono sulla costa tunisina nell’isolotto di Tabarka (leggi la sua storia qui) presso il confine con l’Algeria, dove pescarono corallo e si dedicarono a traffici e commercio fino al 1738; vennero per questo definiti “tabarchini”.

Negli ultimi anni a Tabarka diminuì il corallo ed erano continue le loro disavventure politico-commerciali con i territori del Nord Africa; la concessione dei Lomellini era diventata meno redditizia ed erano aumentati i dissidi con i rais che li rendevano liberi o viceversa li facevano schiavi a seconda di chi regnava a Tunisi o ad Algeri in quel momento.

Per questo motivo, nel 1738, alcuni tabarchini chiesero al Re Carlo Emanuele III di Savoia, un luogo per continuare in tranquillità i loro commerci, soprattutto di spezie e stoffe pregiate, con il resto del Mediterraneo. Il Re acconsentì alla loro richiesta e gli concesse, mediante una regolare infeudazione, l’isola degli Sparvieri (Accipitrum Insula), allora deserta, oggi chiamata isola di San Pietro.