Via Giulia, per tutti Via XX Settembre!
Via Venti segue il tracciato della via di Porta Pila, via della Consolazione e Via Giulia. Via Giulia, il nome lo deve al progettista Giulio della Torre, era stata iniziata nel 1650 per creare un’arteria che attraversasse il centro della città. Ci vollero molti anni per ultimarla: i lavori incontrarono difficoltà di ogni genere, liti, contestazioni, cedimenti di muri… Proseguirono con vari tapulli, allargamenti, raddrizzamenti, abbassamenti… Fino al 1890 che fu approvato un progetto grandioso per un rinnovamento dell’ingegner Cesare Gamba, a cui si deve anche il Ponte Monumentale (LEGGI QUI).
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Furono espropriati dalla via centinaia di stabili. La Curia si infuriò per la Chiesa dell’Angelo, il Governo non voleva fosse demolito il Carcere di Sant’Andrea; mugugni ce ne furono davvero molti. Il nome fu scelto per ricordare il giorno della presa di Roma nel 1870. La via è affiancata da palazzi che meriterebbero una singola trattazione: il palazzo dei Giganti, palazzo Mainero del Coppedé e molti altri.
Andiamo però, un po’ più nello specifico con foto, date e prove che tutt’oggi possiamo vedere dal vivo…
Via Giulia fu aperta nel XVII secolo nel sestiere di Portoria, univa Piazza San Domenico (l’attuale Piazza De Ferrari LEGGI QUI) con la Porta degli Archi, varco nelle mura cinquecentesche che collegava Genova con la “campagna” (la Val Bisagno e le colline di Albaro)
I lavori iniziarono nel 1650 e comportarono l’esproprio e l’abbattimento di numerosi edifici, come già detto. La strada da piazza San Domenico saliva fino a Piccapietra e S. Andrea (i due “colli” che accerchiavano l’attuale piazza de Ferrari, per darvi una visione dell’insieme molto semplicistica) per poi scender fino a Porta degli Archi, (dove oggi troviamo il Ponte Monumentale). Da lì, proseguiva poi nel sestiere di San Vincenzo con il nome di “Via della Consolazione“ fino alla Porta Pila (eh già, proprio quella che oggi vediamo sopra Brignole, non molto curata…)
La strada, nel corso degli anni, fu allargata, venne “livellata” (alzata e/o abbassata a seconda dei tratti, per renderla più percorribile). Un’ulteriore prova che possiamo prendere in esame per confermare quanto detto lo abbiamo nei gradini di fronte alla chiesa della Consolazione.
Si nota chiaramente come il livello originale della pavimentazione fosse più in basso rispetto all’attuale Via.
Tutti questi “tapullaggi” (passatemi il termine inventato) finirono per mettere a rischio la stabilità delle case affacciate su di essa. Siamo, comunque, ancora “in alto” mare rispetto alla fisionomia della via che possiamo ammirare oggi.
Vennero proposti numerosi piani di riqualificazione della Via, molto probabilmente a causa della…
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